Giovane designer. L'Aprilia RS-S di Alessandro Lupo

Giovane designer. L'Aprilia RS-S di Alessandro Lupo
Alessandro, vent'anni, di Palermo, laureando all'Università di Disegno Industriale, ci presenta la sua Aprilia RS-S , dove la S indica la cilindrata (600). Design ispirato alla RSV4, ma con le giuste modifiche
22 dicembre 2011


L'Aprilia RS-S di Alessandro Lupo

Moto.it e Automoto.it vogliono aiutare i giovani e talentuosi designer ad avere visibilità sui loro progetti più interessanti legati alle auto e alle moto. A loro dedichiamo la nuova rubrica, inaugurata da una concept tutta italiana.
Una delle tante richieste arrivate in redazione è infatti stata quella di Alessandro Lupo, residente a Palermo.
Alessandro ha 20 anni ed è uno studente universitario laureando in Disegno Industriale nella sua città.
Il suo sogno, fin da piccolo, è stato quello di progettare l'aspetto esteriore delle moto e proprio per questo ha scelto questo corso di laurea. 
 

Il bravo Alessandro ha messo su computer quello che tanti appassionati chiedono alla Casa di Noale

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Con un pizzico di fantasia e di conoscenze con i programmi di design ha ideato un modello 600 per Aprilia dal nome di "Aprilia RS-S"; alla sigla RS ha aggiunto la S per indicare appunto la cilindrata (Seicento), per il design ha ripreso le linee della stupenda RSV4, apportando quelle modifiche necessarie per non confondere i due modelli.

Ha infine adattato una ciclistica differente, più idonea a un motore a 3 cilindri.
Il bravo Alessandro ha messo su computer - in modo riuscito, secondo noi - quello che tanti appassionati chiedono alla Casa di Noale. Ovviamente la parte tecnica passa in secondo piano, non perdetevi nei dettagli del motore o delle sospensioni. Quello che ci piace del lavoro di Alessandro è l'equilibrio generale del progetto, unito alla pulizia e al corretto rispetto delle proporzioni. 
 

Conosciamo il nostro giovane designer

di Alessandro Lupo
Il mio nome è Alessandro Lupo, ho 20 anni, sono nato a Palermo, mi sono diplomato con la votazione di 97 al liceo Scientifico "Benedetto Croce" e adesso sono al secondo anno del corso di laurea in "Disegno Industriale", branca di Architettura sempre nella città di Palermo.
Questo corso è triennale e per avere un futuro certo è necessario ottenere il master o una specialistica; l'obiettivo è quello di far comprendere l'ampio concetto di Design e apprendere i metodi di progettazione.
Sono 23 materie tra teoria e pratica, tutte utili per una conoscenza ampia ma non specialistica in un determinato ramo del Design ma nonostante ciò, dopo aver appreso da questo corso di laurea, da autodidatta progetto e disegno per conto mio.
Mi chiudo nel mio mondo e immagino ciò che vorrei fosse reale: mi siedo sulla mia sedia e osservo la mia scrivania, mi chiedo quale sarebbe la moto che di più il mercato potrebbe richiedere ed ho pensato ad una cilindrata media per la casa Aprilia.

Come nasce la mia concept

E' una classe dove i Nipponici fanno da padroni ma anche il Made in Italy potrebbe dire la sua!
Bene, prendendo spunto dal modello RSV4, poi ho fatto degli schizzi a matita su semplici foglia A4, la difficoltà stava nel progettare una moto che sì ricordasse la sorella maggiore ma che, nello stesso tempo, non fosse identica per non essere banale. Quindi ho modificato le dimensioni, ho spostato le prese d'aria centralmente al posto del faro centrale, ho usato una linea leggermente diversa per il gruppo ottico e per le carene laterali, composte da un doppio strato di carene per far uscire più rapidamente l'aria calda dal motore.
Il serbatoio è leggermente più piccolo ed ha una linea sinuosa che termina nel codino, sempre piccolo ma dalla forma leggermente diversa in quanto ospita il terminale di scarico per centralizzare i pesi.
La strumentazione è identica a quella di RSV4, ma presenta una taratura dei giri diversa ovviamente ed ho creato una grafica che ricordasse il simbolo dell'Aprilia, il leone appunto; inoltre ho fatto abbondante uso di carbonio per dare quella qualità in più che le Giapponesi non possiedono.
Anche se non dovrebbe essere mio compito, ho creato una meccanica adatta a un 675 a tre cilindri: telaio in alluminio, forcella a steli rovesciati da 41mm Ohlins, mono posteriore regolabile Ohlins, pinze Brembo a quattro pistoncini ad attacco radiale. Queste sono le caratteristiche principali di questo modello.

3D Studio Max, un programma di grafica eccezionale

Deve essere una moto leggermente più costosa rispetto ai modelli Giapponesi, sentendo il suo nome (RS-Seicento) si deve subito pensare ad una moto nata e creata per la pista ma omologata per qualche spostamento o per le gitarelle domenicali con gli amici, la città non deve essere il suo habitat naturale perché è una super sportiva. Per la creazione in 3D ho utilizzato 3D Studio Max, un programma di grafica eccezionale e difficile da utilizzare (appreso grazie al Professore Giuseppe Dalli Cardillo che insegna Disegno informatico nel mio corso di Laurea). Non ho grandi mezzi a casa, solo un portatile e quindi, per produrre i rendering, ho dovuto impiegare tante notti e aspettare che il pc terminasse il lavoro.
 
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