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Il momento finanziariamente difficile di Harley-Davidson trova ripercussioni importanti anche sotto il profilo del mercato azionario. Lo rende noto la Goldman Sachs, una delle più grandi ed affermate banche d'affari del mondo, che ha trasformato la propria posizione nei confronti della situazione del marchio americano da "neutrale" a "vendere".
Una scelta arrivata anche dopo la notizia del richiamo di 110.000 moto per un problema al serbatoio del carburante. Una retromarcia sulla fiducia che i finanziatori avevano nei confronti di Harley-Davidson, derivante dagli studi di mercato e dalle stime sugli andamenti delle situazioni borsistiche.
Un cambio di rotta deciso, visto che le azioni di Harley-Davidson avevano avuto un andamento positivo negli ultimi mesi
Per questo Goldman Sachs si aspetta di vendere lo stock di azioni ad un massimo di 23 dollari per azione, prendendo atto di un continuo declino delle vendite e di una previsione negativa sull'immediato futuro. Un cambio di rotta deciso, visto che le azioni di Harley-Davidson avevano avuto un andamento positivo negli ultimi mesi. Tanto che alcuni analisti davano per la società di Milwaukee un massimale di 30 dollari per azione.
Goldman Sachs precisa però che la scelta di "vendere" è dovuta alla necessità di molti investitori di recuperare capitale a breve termine, prevenendo eventuali riduzioni di capitali che potrebbero susseguirsi nell'immediato periodo. Quindi restano tranquilli gli investitori a medio-lungo termine, che credono alla solidità del marchio americano.