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Molto probabilmente dalle festività natalizie 2024 il nuovo Codice della Strada entrerà in vigore. Erano mesi che aspettavamo questa notizia e finalmente è arrivata l'ufficialità: la riforma del Codice della Strada è stata approvata diventando legge. Le novità sono molteplici e su svariati fronti, maggiore tutela per i motociclisti, ora utenti vulnerabili della strada, pene più severe per chi guida alterato e svolta per i 125 che potranno circolare in autostrada.
Queste erano solo alcune delle novità, in questo articolo trovate tutte le modifiche apportate al Codice della Strada. Qui, invece, approfondiamo la questione dei guardrail salva motociclisi, una misura di tutela nei confronti di noi appassionati di due ruote.
Quando ci si sposta, si viaggia o ci si diverte in moto è fondamentale prestare un livello di attenzione particolarmente alto. Guidare una motocicletta è un'attività estremamente complessa: bisogna coordinare i nostri movimenti, prestare attenzione agli altri utenti della strada, agli animali, e godersi un po' anche la guida e la nostra cara compagna di avventure. Non è raro però che accadano o che si combinino pasticci, il report ACI-ISTAT per il 2023 e le prime stime del 2024 riportano dati preoccupanti.
Purtroppo in tanti sono rimasti vittime di un impatto fatale con il guardrail, la struttura che, in teoria, dovrebbe salvaguardare gli utenti della strada. In parte svolge questa importantissima funzione, specialmente per tutti i nostri amici automobilisti, ma in molti casi può rivelarsi estremamente pericoloso per noi motociclisti: scivolare sotto a un guardrail può avere esito fatale.
La soluzione sarebbe il guardrail salva motociclista, già installato in varie parti d'Italia e ora motivo di discussione nel nuovo Codice della strada.
L'emendamento proposto introduce poche ma significative parole nel testo della riforma, introducendo tra i criteri di progettazione e costruzione delle infrastrutture stradali e degli arredi urbani un nuovo elemento di sicurezza per i motociclisti: la terza fascia dei guard rail "ove prevista".
Questa terza fascia, chiamata Dsm (Dispositivo Stradale di Sicurezza per Motociclisti), consiste in una banda flessibile generalmente gialla, realizzata in materiale deformabile e posizionata nella parte inferiore tradizionalmente vuota del guard rail. La sua funzione principale è proteggere i motociclisti in caso di incidente, autonomo o con altri veicoli, intercettando il conducente eventualmente sbalzato dalla moto. Grazie al Dsm, si riducono significativamente i rischi che il motociclista attraversi il guard rail o urti contro i suoi rigidi supporti verticali, minimizzando le conseguenze potenzialmente letali di un incidente stradale.
Con la riforma del nuovo Codice della Strada l'impegno è quello di installare questi dispositivi di sicurezza "dove previsto". La preghiera è quella di trovarli nel maggior numero di strade possibili.