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Oggi parliamo di qualcosa di decisamente poco divertente ma che ci tocca direttamente anche come motociclisti non solo come cittadini europei: sto parlando della guerra dei dazi avviata da Trump - ma che a questo punto dopo la risposta di Von der Layen non è più solo di Trump - e come sta per sconvolgere il mondo del commercio e quindi anche quello delle due ruote! Cercheremo in dieci punti di spiegarvi le possibili, anzi probabili conseguenze di quello che sta succedendo.
1. TUTTI I PREZZI SALIRANNO, NON SOLO HARLEY!
Non illudetevi che sia un problema solo per le moto americane. Quei bei giocattolini che sognate? Stanno per diventare molto più costosi, indipendentemente dal marchio. I dazi colpiscono a catena, ragazzi!
2. SIAMO TUTTI NELLA STESSA RETE
Per quanto ci siano moto europee e prodotte in europa hanno componenti che vengono da mezzo mondo! Elettronica, freni, cambio, microchip... tutto è connesso agli USA e alla Cina in un modo o nell'altro. Quindi sarà un effetto domino. Se vogliamo può essere un punto di svolta nella storia del capitalismo, avere perché no anche degli effetti collaterali positivi sullo sfruttamento di paesi più poveri - tutto da dimostrare - ma sul medio termine significa meno disponibilità di manufatti e prezzi più alti. Non esistono più moto "solo europee" o "solo giapponesi".
3. PIÙ TECH = PIÙ PROBLEMI
Le moto di più semplice costruzione avranno meno rincari per il semplice fatto che hanno meno componenti. Non solo, queste moto arrivano più da est che da ovest e l'Europa in questo momento si sta voltando proprio verso est per rispondere all'attacco che è arrivato da ovest. Quali prezzi saliranno di più? Probabilmente quello delle moto con tutti i gadget! Pensiamo ad esempio a quanto potrebbe incidere il cruise control adattivo con un hardware venduto da un'azienda americana e magari all'interno ha pure un chip taiwanese.
4. NON SI CAMBIA ROTTA IN UN GIORNO
Cambiare fornitori richiede tempo, certificazioni e un sacco di soldi.
5. IL COLPO ALLA PSICOLOGIA DEL MOTOCICLISTA
Per quanto per noi motociclisti la moto sia fondamentale come l'aria, una moto non è un bene di prima necessità. Quando il prezzo sale del 15% la moto dei sogni rimane dov'è. E il rischio è quello di un'inchiodata di tutto il mercato del nuovo.
6. L'USATO DIVENTA ORO
Comprerò usato! Bella idea, ma ce l'hanno anche gli altri! Risultato? Anche i prezzi dell'usato schizzeranno verso l'alto.
7. ADDIO MOBILITÀ GREEN
Con i prezzi che salgono alle stelle la rivoluzione verde potrebbe restare una chimera. Un altro colpo all'ambiente! Che d'altra parte è un altro baluardo liberal democratico che Trump vuole smantellare.
8. QUESTA NON È INFLAZIONE "NATURALE"
Il Covid ha creato inflazione, ma era un effetto collaterale di una crisi sanitaria. Questa volta? È tutta artificiale. E l'inflazione la paga il cittadino il cui dollaro o euro non vale più come il giorno prima! Significa che Trump è totalmente folle e vuole la rovina dei cittadini americani? No, la strategia è quella di convincere le aziende americane a investire in america - ma nel 2018 con harley-davidson successe il contrario - ma soprattutto svalutare il dollaro in quanto moneta di scambio globale. Se il dollaro si svaluta l'enorme debito degli Stati Uniti si svaluta e anche le riserve degli altri paesi che quindi sono costretti a trattare o, come stiamo vedendo, a imporre controdazi e riorganizzare nuove alleanze.
9. ADATTARSI O SOCCOMBERE
Per prima cosa le Case motociclistiche cercheranno di ammortizzare erodendo un po' del margine e alzando progressivamente i prezzi. Cercheranno di spingere su finanziamenti agevolati, ma la verità è che le moto diventeranno sempre più un lusso per pochi o mezzi basici che comunque potremmo trovarci a pagare ben più di quanto facciamo ora. E ciò che è messo a rischio non è soltanto la nostra passione. In Italia abbiamo il primo comparto motociclistico d'Europa in questo settore siamo esportatori e le nostre eccellenti aziende non possono basarsi unicamente sul mercato interno devono guardare al globale. Certo, dovessimo chiudere l'import avremmo un comparto eccellente ma riusciremmo a mantenerlo vivo?
10. IL MIO NEMICO NON HA DIVISA
Questa guerra dei dazi - perché di guerra si tratta solo che è fatta con le carte visa e non con le armi come cantava Silvestri in "il mio nemico" - potrebbe cambiare radicalmente il nostro mondo a due ruote avvicinarci più alla Cina e allontanarci dagli USA con un cambiamento profondo anche dal punto di vista culturale.
E tu, cosa ne pensi?