Guerra doganale: la UE prepara contromisure contro Harley, Bourbon e Levi's

Guerra doganale: la UE prepara contromisure contro Harley, Bourbon e Levi's
I dazi statunitensi potrebbero trovare risposta con penalizzazioni contro il marchio di Milwaukee
3 marzo 2018

Le politiche protezioniste annunciate dagli Stati Uniti lo scorso giovedì potrebbero avere ripercussioni anche sul mercato moto, a causa della risposta ventilata dall’Unione Europea in caso l’amministrazione Trump non dovesse fare marcia indietro. A fronte dei dazi che gli USA vorrebbero imporre su alluminio (10 per cento) e acciaio (25 per cento), la Commissione europea sarebbe pronta a rispondere con dazi doganali da applicare alla merce americana su acciaio, agricoltura e altri campi, vedi "moto Harley-Davidson, whiskey Bourbon e jeans Levi’s”, secondo le parole del presidente Jean-Claude Juncker.

Una risposta considerata naturalmente extrema ratio da parte dell’Europa, che verrebbe pesantemente penalizzata dai dazi statunitensi (l’export del vecchio continente verso gli Stati Uniti ha pesato per 6,4 miliardi di euro nel 2017) e risponderebbe gravando di tasse doganali un flusso merceologico pari a poco meno di tre miliardi di euro. Sotto accusa anche la motivazione ufficiale per l’imposizione di dazi da parte dell’amministrazione statunitense, che parlerebbe di una penalizzazione del settore della sicurezza nazionale ed è stata parzialmente smentita dallo stesso Dipartimento della Difesa, che ha quantificato in un 3% il peso della difesa nella produzione nazionale. La reale motivazione, di natura prettamente commerciale e legata alla politica protezionista dell’attuale amministrazione, traspare direttamente da un tweet del Presidente Donald Trump: «Quando un Paese come gli Stati Uniti perde molti miliardi di dollari in mancato commercio (…) le guerre commerciali sono buone, e facili da vincere».

La situazione è quindi tesa ma non troppo, perché gli organi statunitensi per primi non sembrano del tutto concordi sulla politica da tenere. Da un lato, l’Europa potrebbe non venire toccata da questi dazi, che potrebbero colpire solamente i Paesi asiaticidall’altro la stessa Casa Bianca non appare unanime nella decisione, ed infine la stessa produzione statunitense potrebbe rivelarsi insufficiente a soddisfare la richiesta nazionale, tanto da spingere diverse industrie del settore manifatturiero ad esercitare pressioni per evitare una decisione protezionistica. Quello che è certo, data l’omogeneità delle posizioni dei gruppi parlamentari in commissione commercio del Parlamento Europeo (che hanno definito “inaccettabili” le misure americane) è che i dazi doganali statunitensi troveranno risposta come sopra descritto. Penalizzando le aziende americane - oltre alla citata Harley-Davidson pensiamo ai prodotti del gruppo Bombardier, ma anche del settore auto - sul mercato europeo.

E.L.

Fonte: Il sole/24 Ore

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