Nel 2000 ha aperto la via ai maxi scooter con prestazioni da moto. Nel 2008 si rinnova ed è subito in testa alle vendite. Pregi e difetti
8 febbraio 2008
Yamaha T-Max 500 ha fatto scuola. Salito in cattedra sul finire del 2000, ancora oggi – grazie alla rinnovata versione – guida le vendite degli scooter (2.008 pezzi immatricolati a gennaio 2008).
Il suo successo è legato a diversi elementi, che hanno rotto col passato. Prestazioni, tenuta di strada e linea sportiva sono i tratti comuni alle 3 versioni del 2 ruote di Iwata.
Il motore, bicilindrico a 4 tempi di ben 500 cc, garantisce prestazioni motociclistiche, grazie a una potenza che va dai 40 cavalli della versione a carburatori, ai 43,5 cavalli di quella a iniezione elettronica del 2008.
Il tutto senza le vibrazioni tipiche dei motori con schema frontemarcia parallelo, merito del controalbero (in pratica un terzo pistone che bilancia il moto di quelli veri) inserito nel carter dai progettisti nipponici.
La guidabilità del T-Max è di livello motociclistico ed è frutto di un progetto che, 8 anni fa, appariva altamente innovativo.
Il motore, a differenza della maggior parte degli scooter in commercio, non è vincolato al braccio oscillante della sospensione posteriore, ma è rigidamente inserito nel telaio a traliccio in acciaio. E trasmette il moto alla ruota per mezzo della classica catena. Si tratta di una soluzione che mira a contenere il peso delle masse non sospese, al pari di quanto si vede sulle classiche motociclette.
Le versioni di Yamaha T-Max 500 sono 3: la prima, presentata nel 2000. La seconda, che risale al 2004. E la più recente, introdotta al Salone di Parigi di fine 2007.
Forniamo ai lettori la storia del modello e le quotazioni di QMOTO (la pubblicazione periodica di Moto.it che riporta i valori reali dell’usato dei motocicli, ottenuti sulla base di elaborazioni statistiche della banca dati di Moto.it).
LE VERSIONI:
Yamaha T-Max 500 (2000- 2003)
Il modello del debutto si caratterizza, rispetto ai successivi, per l’alimentazione affidata ai carburatori Mikuni dotati di starter automatico. La frenata non è integrale e poggia su di un disco per ruota. Gli pneumatici hanno diametro di 14” e sono di larga sezione. Al posteriore spicca un panciuto 150/70-14, davanti un canonico 120/70-14. Il peso a secco dichiarato non supera i 200 kg (197) e la potenza raggiunge i 40 cavalli a 7.000 giri. L’omologazione a libretto è Euro 1.
Prezzo Nuovo (2000- 2003): 8.530 €
Quotazione ritiro da concessionario: 3.140 € (2001); 3.580 € (2002); 4.060 € (2003)
Quotazione vendita: 3.800 € (2001); 4.340 € (2002); 4.930 € (2003)
Yamaha T-Max 500 (2004- 2007)
A Iwata introducono importanti modifiche. Il vestito non cambia (a parte i colori), quello che c’è sotto sì.
Arriva il doppio disco anteriore da 267 mm di diametro (prima il singolo era da 282 mm) e l’alimentazione avviene ora attraverso l’iniezione elettronica.
Una soluzione che porta indubbi vantaggi nell’abbattimento dei consumi e nell’incremento delle prestazioni (i cavalli diventano 44, a un regime superiore, 7.500 giri/min).
Senza contare che così T-Max rispetta la normativa Euro 2.
Aumenta il diametro e la larghezza della gomma posteriore (160/60-15).
Di pari passo cresce anche il peso dello scooter, che ora si attesta sui 205 kg a secco.
Prezzo Nuovo (2004- 2007): 8.690 €
Quotazione ritiro da concessionario: 4.560 € (2004); 5.070 € (2005); 5.580 € (2006); 6.110 € (2007)
Quotazione vendita: 5.530 € (2004); 6.140 € (2005); 6.760 € (2006); 7.400 € (2007)
Yamaha T-Max 500 (2008)
L’estetica viene profondamente rivista. Codino appuntito, terminale di scarico più sportivo e nuovi gruppi ottici anteriori rendono la linea più moderna e grintosa.
Il motore ha una nuova mappatura e rispetta i parametri Euro 3, invariata la potenza massima.
La ruota anteriore passa da 14 a 15 pollici, cambia il telaio (ora in alluminio e con maggior interasse) e la forcella, il cui diametro raggiunge i 43 mm (prima 41).
Aumenta l'autonomia, grazie al nuovo serbatoio da 16 litri (prima erano 14).
Prezzo Nuovo (2008): 9.195 € (+ 500 € per la versione ABS)
COSA DICE IL CONCESSIONARIO
Abbiamo chiesto a Stefano Terziani, della concessionaria Terzi Motor di Milano, di darci alcune indicazioni utili a conoscere meglio lo sportivo scooter di casa Yamaha.
Quali sono i pregi di T-Max 500?
Stefano Terziani: “È l’unico scooter in commercio a vantare una guidabilità da moto, sta in strada davvero bene, dà sicurezza. E l’immagine è sempre fresca, giovane”.
Difetti, rispetto alla concorrenza?
Stefano Terziani: “Il vano sottosella non è da record della categoria, ma regala una linea filante. I consumi della versione a carburatore sono peggiori della model year 2004 a iniezione, e si attestano sulla media dei 15 km/l. Anche la frenata è migliorata decisamente col doppio disco anteriore montato a partire dal 2004”.
Ci sono stati dei richiami o problemi ricorrenti?
Stefano Terziani: “Niente di significativo, giusto una guarnizione della pompa della benzina. Problemi il T-Max non ne ha mai dati. Va sostituita solo la boccola del rinvio del tachimetro, che si può danneggiare se il montaggio dello pneumatico anteriore non viene fatto nel modo corretto”.
Quali sono le versioni da preferire?
Stefano Terziani: “Consiglio i modelli dal 2004. Hanno il cerchio da 15” dietro, l’iniezione elettronica e il doppio disco. Ne guadagnano i consumi e la guidabilità. E sono Euro 2, un bel vantaggio”.
Quanto costano e che cadenza hanno i tagliandi?
Stefano Terziani: “Il tagliando va fatto ogni 6.000 km e ha un costo di circa 150 €. Ogni 20.000 km bisogna cambiare la cinghia del variatore e si arriva a 400 €”.
Ci sono dei modelli maggiormente richiesti dai tuoi clienti?
Stefano Terziani: “La richiesta di modelli a iniezione è sempre sostenuta. La versione Black Max è la tra le più gettonate”.
Andrea Perfetti