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Evitare Guillermo Pajon alla Feria2Ruedas di Medellin, Colombia, è pressochè impossibile: infaticabile anima dell'evento, organizzatore esperto, uomo di relazione e appassionato, lo trovi costantemente a colloquiare con espositori o ad offrire il suo punto di vista su mobilità e sicurezza stradale in Colombia di fronte alla telecamera di qualche emittente o sotto l'obiettivo dello smartphone di uno youtuber.
Noi abbiamo avuto il piacere di incontrarlo per la prima volta a conclusione della prima giornata dell'esposizione colombiana, quasi casualmente: eravamo al termine di un intenso tour di presentazioni stampa, quando decidiamo di avviarci verso l'uscita passando dall'aera esterna dove vengono tenuti gli spettacoli, proprio lì troviamo un signore in maniche di camicia che beve amabilmente una birra in compagnia di alcuni motociclisti, anche se ci sembra di scorgere pure un paio di giornalisti ecuadoregni e brasiliani, come fosse uno di loro e non il principale artefice di tutta la Feria de las 2 Ruedas.
Veniamo presentati dalla media manager del salone, lui interrompe per un attimo la conversazione con i suoi amici motociclisti, ci stringe la mano e decidiamo di rivederci il mattino dopo per quattro chiacchiere, il suo volto è certamente stanco (sono le nove di sera, tutti noi siamo al salone 7:30, lui probabilmente da prima) ma il suo sorriso è contagioso, orgoglioso di quanto sta avvenendo in Plaza Mayor in questi giorni del salone motociclistico colombiano.
Con incredibile accuratezza l'indomani un addetto stampa ci intercetta nel marasma della fiera e ci avverte che Guillermo Pajon avrebbe del tempo per noi di Moto.it. Quella che segue è la nostra breve intervista all'ideatore e al principale motore della F2R.
Qual'è la più importante caratteristica della F2R?
«Per la Colombia il mercato e la industria della motocicletta sono molto importanti e pensiamo che la Feria de las 2 Ruedas sia la strategia che permette di fare incontrare l'offerta e la domanda nel medesimo luogo: la F2R permette che i motociclisti incontrino le Case e che le Case usino la F2R come palcoscenico per il lancio dei nuovi modelli e aprirsi al mercato, mostrare che l'industria motociclistica è dinamica e sopratutto che genera mobilità sostenibile per migliorare la qualità della vita di tutti. Ma sarebbe riduttivo affermare che è solo un punto di incontro e scambio commerciale, perchè la Feria2Ruedas è anche un momento di riflessione e studio: durante la F2R si svolgono oltre 25 eventi accademici riguardanti non solo la tecnologia ma anche i concetti di mobilità, sicurezza e stile di vita dei motociclisti; inoltre è anche un importante spazio per mostrare anche in Colombia l'aspetto sportivo della motocicletta: in Colombia abbiano un campionato di velocità in sei categorie e campionato di enduro cross; all'interno della F2R abbiamo montato una pista di freestyle e preparato un festival di stunt, quest'anno abbiamo deciso di allargare il nostro raggio d'azione anche alle biciclette e terremo una dimostrazione di bike-trial, ma anche il globo della morte e tanti altri eventi sportivi appassionati e emozionanti».
Questa è la decima edizione della F2R. Come si è evoluta la fiera in questo decennio?
«Ci sono parecchie differenze tra la prima edizione e quest'ultima. Il primo anno abbiamo fatto la F2R in un solo padiglione di questo centro espositivo. Passando da un anno all'altro abbiamo mano a mano occupato tutti i padiglioni per circa 15000 metri quadrati di esposizione, ma la differenza più importante è quella sulla professionalità e sulla presenza di operatori economici del settore motociclistico; il primo anno la F2R era principalmente un evento di intrattenimento, un festival, non c'era molto spazio per l'aspetto “business”, ma negli ultimi cinque anni la F2R si è andata mano a mano trasformando; una delle differenze più sensibili è che abbiamo abbassato il volume della musica: la gente ora può parlare, conoscersi, si posso stringere accordi commerciali già negli stand o anche parlare con gli gli espositori facilmente; abbiamo creato due giorni rivolti esclusivamente per i media e gli operatori e il sabato e la domenica apriamo la F2R al pubblico (quasi: già il venerdì sera, una marea umana ordinata e appassionata ha inondato gli stand n.d.r.) e penso che queste siano le novità che hanno cambiato il volto della F2R; ci rivolgiamo di più agli operatori commerciali, forniamo loro i servizi per rendere la loro presenza produttiva, all'interno del salone organizziamo molti eventi che permettono l'incontro tra le aziende; del resto, una delle cose più interessanti è notare che la Colombia sta al centro del continente americano e questo ha convertito la F2R nel punto baricentrico di incontro di tutti gli operatori del settore motociclistico sia del Sud America che del Nord e del Centro America: “Dove ci incontriamo? In Colombia!”. Questa è la più grande e importante fiera motociclistica di lingua spagnola di tutta l'America Latina ed è il luogo di incontro di tutte aziende, da tutto il mondo, che vogliono fare business in America Latina».
Abbiamo notato la partecipazione di tre importanti marchi italiani di accessori che quest'anno per la prima volta sono venuti ad esplorare il mercato Latino Americano con una presenza diretta e personale, cosa pensa?
«Per noi è molto importante che la F2R non sia locale ma fortemente internazionale; la speranza è che nei prossimi dieci anni la F2R non attiri aziende da trenta paesi, come oggi, ma che questo numero venga duplicato. Noi speriamo sempre di più. e lavoriamo in questa direzione, che le Case internazionali come quelle italiane, che sono molto importanti per il mercato e per l'industria motociclistica, vengano qui in Colombia e che non lo facciano timidamente ma che dicano “andiamo in Colombia: è necessario essere presenti alla F2R perchè è il salone delle Americhe”, questo è il nostro sogno e questo è quello che noi ci aspettiamo per i prossimi dieci anni».
Può parlarci di Prisma, l'organizzatore della F2R?
«Prisma è un'azienda che da oltre quindici anni organizza eventi, specialmente in campo automotive, del resto il mio background è nel mercato automobilistico; organizziamo da molti anni una fiera che si chiama Autopartes (quest'anno dall'8 al 10 giugno n.d.r.) rivolta principalmente all'industria automobilistica. Dieci anni fa, quando è iniziato il boom del mercato motociclistico in Colombia, molte Case motociclistiche e molti produttori di accessori per motociclette hanno chiesto di partecipare ad Autopartes ma sono due settori molto differenti l'uno dall'altro e ci è sembrato, viste le richieste, molto più efficace costruire un evento che parlasse esclusivamente all'industria motociclistica, così è nata dieci anni fa la Feria de las 2 Ruedas; ma questa non è la nostra sola attività: come Prisma Comunicationes organizziamo molti congressi, conferenze per numerose aziende in Colombia e altri eventi durante tutto l'anno, la nostra attività riguarda il fornire un supporto ed un'organizzazione professionale agli operatori e alla stampa. Nel tempo il rapporto tra auto e moto all'interno di Prisma è cambiato, praticamente adesso noi dedichiamo circa il 60% del nostro impegno e delle nostre risorse operative alla F2R e alla sua sempre maggiore internazionalizzazione, per mostrare al pubblico internazionale il polo tecnologico e industriale che è nato a Medellin».
La conversazione con Guillermo Pajon si chiude: noi lo ringraziamo e gli diamo appuntamento a Milano per EICMA 2016, lui ci risponde che “Milan es mi proximo destino” e ci racconta che avrebbe voluto andarci già tanto tempo fa ma una serie di circostanze lo hanno tenuto, molto a malincuore, lontano dall'Italia. Noi gli rispondiamo che se Milano è il suo prossimo destino, al destino non puoi certo opporti: ci vediamo allo stand di Moto.it!