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La casa di Milwaukee ha fatto richiesta di registrazione del marchio Bareknuckle (letteralmente nocche scoperte) ed è in attesa dell’approvazione da parte dell’associazione dei marchi USA.
Che significa ciò? Dopo aver registrato il nome Pan America per l’annunciato modello Adventure di 1.250 cc, è quindi possibile che venga utilizzato per la Streetfighter che è stata anch’essa anticipata quasi un anno fa assieme al lancio del programma "More Roads to Harley-Davidson".
Che si può sintetizzare con la presentazione di cento novità dal 2018 al 2027 e con un allargamento della gamma di cilindrata per andare alla conquista di nuovi motociclisti (2 milioni secondo i piani) in USA e soprattutto all’estero dove H-D punta a una crescita del 50%.
Da quello che è trapelato in questi mesi, Harley-Davidson sta lavorando a un ampliamento della gamma motori – e quindi dei modelli – anche verso il basso: da 300 a 1.250 cc. Di concreto c’è intanto il fresco accordo con la cinese Qianjang Motorcycles per la produzione di un modello di 338 cc destinato al mercato asiatico.
Bareknuckle è quindi strettamente collegato al nuovo motore V-Twin – un V2 di 60° raffreddato a liquido da 975 a 1.250 cc di cilindrata – che equipaggerà alcune novità fra i quali appunto la streetfighter proposta in chiave concept e che dovrebbe essere una 975 cc.
Del resto “Knucklehead” (testa con le nocche: che era poi il disegno dei coperchi sopra le teste) fu il nome del primo motore Harley-Davidson di 1.000 cc, e con valvole in testa, che fece la sua comparsa nel 1936.
Un celebre bicilindrico che diede il nome ai modelli Knucklehead E ed EL (1936-37) F e FL (dal ‘41 al ‘47) prima dell’introduzione del nuovo motore Panhead (un V di 45° di 1.206 cc) che motorizzò le Harley del dopoguerra a partire dal 1948.
(Foto apertura da Bennets.co.uk)
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