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La notizia è di quelle che non passano inosservate sulla stampa quotidiana e che danno lustro e positiva visibilità al motociclismo. Una news che già fa discutere: "Harley-Davidson ha scelto lo spettacoloso scenario dell'Urbe per celebrare il suo 110° Anniversario", oppure Roma Capitale ha invitato la celebre Casa americana per supportare il genetliaco dell'Aquila di Milwaukee ? La genesi dell'evento non è stata del tutto chiarita, anche perchè il sindaco di Roma, Gianni Allemanno, dopo un introduzione di rito, ha salutato e si è involato per raggiungere altri pressanti impegni; del resto né il senatore Cutrufo, noto appassionato del genere e probabile trade union, né un alto prelato presente alla conferenza, hanno dissipato i dubbi e i pruriti di alcuni dei presenti. Il fatto è che comunque, dal 13 al 16 giugno 2013, a Roma, converranno una moltitudine di Harleysti e di appassionati, estimatori o semplici curiosi, che nelle previsioni sono calcolati in oltre centomila.
Sicuramente un bel colpo per tutti, una manifestazione che in qualche modo riuscirà a coniugare il volo delle due Aquile. Per il resto, alla presenza di alcuni degli addetti ai lavori più vicini alla filosofia Davidsoniana e con la presenza significativa dei rappresentanti degli HOG (Harley Owners Group) fra i più potenti d'Italia, si è proseguito sulle terrazze del Campidoglio, dinnanzi ad uno spettacolo indimenticabile. Willie G. Davidson, che ora ha in parte lasciato le responsabilità dell'azienda al figlio Bill e ad altri, si è offerto, come gli è usuale, con generosa cordialità, alla curiosità degli astanti. Lo staff degli ospiti americani, al completo, compreso il General Manager, International Marketing Operations, Ken Ostermann, erano visibilmente suggestionati dal panorama e dalle sale che traboccavano storia e cultura, fin quasi ad intimidire gli ospiti. Willie G. si confidava dicendosi ammirato dallo spettacolo capitolino, mentre Ostermann, incalzato dalle nostre precise insinuazioni, si sbilanciava su trend e futuri modelli. Più di così non si potrebbe immaginare. Roma torna al centro del mondo per qualcosa che va ben oltre il limes del motociclismo.
Mauro Di Giovanni