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Oggi siete a Roma, con il management al gran completo, per presentare una struttura che va oltre l’immagine della classica concessionaria di moto.
«Attenzione massima alla clientela, soprattutto per chi usa lo scooter: i due modelli presto in vendita avvicineranno alle due ruote i clienti delle auto, e ad essi riserveremo la stessa cura. Gli automobilisti rappresentano più del 50% del potenziale di mercato ed i servizi offerti sono adeguati: se la moto si usa nel tempo libero, dello scooter si fa un impiego quotidiano e veloce. Per questo nasce la fast lane con tagliandi veloci, tipo pit stop, prevedendo per gli scooter una linea preferenziale».
Audi-Ducati? In qualche modo, per noi significa doverci impegnare ancora di più per conservare la leadership nel segmento premium. Le sfide ci piacciono e le accettiamo volentieri
Lo scooter sembra essere diventato molto importante nella strategia commerciale BMW: quali saranno le prossime mosse?
«Alle Olimpiadi di Londra, BMW presenterà il prototipo avanzato dello scooter elettrico: la motorizzazione ibrida comporta un aggravio in termini di peso, quella solo elettrica ha ottimi margini di crescita. Il nostro elettrico sarà stupefacente nelle prestazioni, un top scooter per qualità delle componenti ed efficienza. Prevediamo di inserirlo in gamma nell’arco di un paio di stagioni. Nel 2012, BWM Motorrad proporrà al pubblico altri nuovi modelli e lo stesso avverrà per il marchio Husqvarna: la maniera migliore per tenere alta l’attenzione nei nostri confronti, in vista del 2013. Quello sarà un anno particolarmente significativo: BMW festeggia infatti i 90 anni dalla produzione della prima moto, Husqvarna arriva a quota 110. Non c’è nessun altro marchio operativo al mondo con una storia così lunga da raccontare».
A proposito di storia, il 2012 sarà ricordato per anche per l’acquisizione di Ducati da parte di Audi: come commenta un’operazione che in qualche modo sposta gli equilibri e non solo in ambito moto?
«Sono convinto che il nuovo assetto gioverà molto a Ducati, che negli ultimi dieci anni ha vissuto un’altalena di proprietà. Per il marchio bolognese si annuncia una stabilità finora sconosciuta, che avrà positivi effetti su una produzione già di alto livello. In qualche modo, per noi significa doverci impegnare ancora di più per conservare la leadership nel segmento premium. Le sfide ci piacciono e le accettiamo volentieri».
Alfonso Rago