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Un mese dopo aver annunciato l'uscita dal mercato indiano, Harley-Davidson ha siglato un accordo di collaborazione con il colosso Hero MotoCorp.
Già lo scorso mese di febbraio, il presidente di Hero MotoCorp - Pawan Munjal - in un'intervista aveva mostrato un apertura in questo senso.
Precisando che non c'è nessuna proposta sul tavolo, Munjal aveva confermato che con la società americana c'erano stati dei contatti.
D'altro canto Harley-Davidson aveva già annunciato di essere alla ricerca di un partner indiano capace di produrre e distribuire moto attorno ai 500 cc di cilindrata.
In India il marchio americano aveva avviato la produzione dei modelli Street 500 e 750 destinati al mercato locale e all'esportazione in tutto il mondo, tranne che in Nord America. Tuttavia il mercato interno si è rivelato meno ricettivo del previsto e nel programma di revisione strategica The Rewire di Harley-Davidson un capitolo dedicato alla dismissione delle attività meno remunerative ha visto finire sotto la lente, fra le altre, l'attività in India.
Con questo accordo H-D non avrà più una sua partecipazione diretta in India e le sue moto, con la relativa assistenza, gli accessori e l'abbigliamento saranno ancora vendute dalle concessionarie Harley-Davidson, ma d'ora in avanti saranno controllate da Hero MotoCorp. Che utilizzerà anche la sua rete di concessionarie esistenti aumentando i punti vendita a vantaggio della presenza sul territorio del marchio Harley-Davidson.
Inoltre, come parte di questo accordo di licenza, Hero svilupperà e produrrà in India una gamma di moto premium a marchio Harley-Davidson.
Hero MotoCorp è il secondo produttore mondiale, numericamente parlando, dopo Honda. E' nata nel 1983 con il nome di Hero Honda Motors Ltd dalla joint-venture fra Honda e Hero Group.
Nel 2011, con la cessione del 26% del pacchetto azionario detenuto da Honda alla holding della famiglia Munjal, è diventata Hero MotoCorp Ltd mantenendo alcuni accordi di licenza con Honda.
Attualmente possiede otto stabilimenti (sei in India, uno in Colombia e uno in Bangladesh) e ha due centri R&D, in India e Germania.