Honda: l'aerodinamica della CBR600RR e la Motogp

Honda: l'aerodinamica della CBR600RR e la Motogp
Honda ha sempre dichiarato una forte derivazione dalla MotoGP per diverse soluzioni presentate sulle sue CBR-RR. La nuova 600 non fa eccezione, con particolare accento sull'aerodinamica
30 novembre 2012

E' normale accogliere con un pizzico di scetticismo le dichiarazioni delle Case produttrici quando parlano di componenti o soluzioni derivate dalla MotoGP. Di solito, si pensa, la derivazione nasce e muore all'interno dell'ufficio marketing.

 

Honda, al contrario, ha sempre avuto una certa coerenza in questo genere di operazioni: pur con le ovvie... riduzioni funzionali dovute a costi ed adattamento all'uso stradale, la sospensione posteriore Unit Pro-Link segue realmente la soluzione adottata sulla RC211V, così come gli attacchi motore anteriori allungati verso il basso che, con il passare degli anni, sono stati "presi ad ispirazione" da tutte le Case rivali.

 

La vista frontale dello studio
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Stavolta Honda ci spiega, usando l'analisi CFD (Computational Fluid Dynamics, Fluidodinamica computazionale) come la linea del cupolino, non a caso dichiarato del 6,5% più efficiente aerodinamicamente, interagisca con i flussi d'aria confrontandola con la RC212V da cui viene dichiarata la derivazione. La colorazione del grafico illustra le zone di pressione dell'aria sul cupolino, con colori che passano da rosso a blu con il diminuire della pressione stessa.

 

La somiglianza della moto stradale con la MotoGP è in effetti notevole. Ancora più interessante forse la dimostrazione della veridicità delle dichiarazioni Honda in merito all'azione svolta dal cupolino e dai nuovi fari 'line beam' nel convogliare l'aria verso la presa d'aria centrale, dove la zona blu denota sì la pressione più bassa (perché l'aria viene aspirata dalla presa) ma al centro di una bella "zona rossa".
 

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