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Honda ha depositato una domanda di brevetto per degli specchi retrovisori dal posizionamento inusuale.
Questo permetterebbe non solo di offrire una visione migliore di ciò che è alle nostre spalle, ma offrirebbe vantaggi in termini di manovrabilità rispetto a quelli convenzionali. Come segnalato dai nostri colleghi di Cycle World, questo sistema garantirebbe dei vantaggi senza influire sui costi di produzione.
Messa da parte la complessità e il costo di un sistema di telecamere al posto del classico specchio, la semplicità e la versatilità di quelli attuali sono difficili da battere.
Il brevetto Honda prevede che gli specchietti siano montati direttamente sullo stelo della forcella sotto le piastre di sterzo anziché sopra di esse.
Sorprende vedere Honda che deposita una domanda di brevetto per un particolare del genere.
Proposte di questo tipo si sono già viste sul mercato, e non solo nell'after market, chi ricorda la Ducati Paso, la Cagiva Freccia C10 o la più recente BMW R1250 RT. Gli specchi in questi casi condividerebbero il posizionamento sotto la linea del manubrio, ma non il fissaggio diretto alla forcella.
La scarsa diffusione di questa tipologia di retroviori ci fa però dubitare sull'effettivo vantaggio rispetto al posizionamento tradizionale