Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
"Value for money" ma anche un certo rispetto dell'ambiente oltre che impatti positivo nel settore agricolo e sulla bilancia dei pagamenti: queste alcune delle motivazioni che motivano - secondo il sito indiano di Honda - a passare alle moto alimentate da carburanti "Flex" ovvero miscele a base di benzina ed etanolo/biofuel.
L'ultima in ordine di tempo, ma la prima in questo segmento per l'India, è la Honda CB300F Flex Fuel, un modello già presente in gamma in una versione alimentata puramente a benzina. La CB300F Flex Fuel è in grado di "digerire" anche la E85, ovvero un carburante con l'85% di etanolo, in genere ottenuto attraverso biomasse o prodotti agricoli come canna da zucchero o mais, ma può essere alimentata anche da E20.
L'alimentazione "Flex" non cambia le prestazioni della CB300F, una commuter monocilindrica che, anzi, è appena più potente della sua sorella standard, ma i costi di gestione dovrebbero però essere più o meno equivalenti perchè in genere il biofuel porta a consumi leggermente più elevati: si hanno 24.5 bhp e 25.9 Nm, con un peso di 153 e una sella a 789 mm da terra. Il monocilindrico è raffreddato a olio, quattro valvole, dotato di controllo di trazione e ABD a doppio canale: una dotazione che, per la categoria, è premium.
Insomma, una moto che punta sul green e sul risparmio (l'etanolo, specie quando in alta percentuale, rende in genere il carburante più economico e in ogni caso mette in parte al riparo dalle variazioni di prezzo del petrolio) e del resto in India, paese estremamente energivoro che importa quantità significative di petrolio, si discute da tempo sui veicoli Flex Fuel (Bajaj, TVS e Hero hanno anche loro presentato dei modelli Flex Fuel) che però per adesso incontrano ancora una rete di distribuzione non capillare.
Anche questa è un'altra delle tante sfide che il settore automotive indiano sta affrontando, in perfetto parallelismo con lo sviluppo del mercato dei veicoli elettrici a due ruote, con il Ministro dei Trasporti indiano, Nitin Gadkari, che ha recentemente affermato che in India "Nei prossimi cinque anni la dimensione dell’economia dei biocarburanti sarà pari al 50% dell’economia dei combustibili fossili" come riportato da Business Standard.