Honda CL 500 e CL 250: le vedremo a EICMA?

Ne abbiamo già parlato almeno due occasioni diverse e il fatto che dai media giapponesi - ci riferiamo ai generalmente bene informati colleghi di Young Machine -  vengano riproposte suggestioni o, come in questo caso, nuovi render, instilla sempre più la convinzione che la probabilità dell'arrivo una una Scrambler basata sulla Honda CMX500 Rebel (e relativo downsizing a 250 cc peculiare per certi mercati, come quello nipponico) sia abbastanza alta.

La Honda CMX500 Rebel è una moto diffusissima (tanto per dire: è stata la seconda custom più venduta del 2020 in Europa): presentata nel 2017 e già Euro 5, si è nel guadagnata la guistificata fama di essere anche una sorta di tela bianca sulla quale i proprietari posso sbizzarrirsi in personalizzazioni e customizzazioni, non ultime quelle viste a Biarritz per il Wheels and Waves.

Il fatto di poter ricavare una Scrambler dalla piccola Cruiser mossa dal bicilindrico parallelo A2 da 48 cavalli è indubbiamente una mossa che andrebbe a colmare un gap nella gamma Honda e l'ottimo successo della sorellina CMX500 motiverebbe pure alte aspettative di vendita. La 250, invece, sarebbe ricavata sulla stessa piattaforma della CMX250 Rebel (da noi non importata) che mantiene un forte appeal in determinati mercati, anche sul pubblico femminile, ed è mossa da un motore monocilindrico di 249 cc da 26 cavalli a 9.500 giri e con coppia massima di 2,2 kgm a 7.750 giri. Il nome scelto dovrebbe essere CL in continuità con la storia Honda che presentò nel 1962 la prima Scrambler con scarico alto e ispirante paratia anticalore (a sinistra, stesso lato della trasmissione a catena) e se volessimo fare ulteriori ipotesi potremmo anche immaginare che la 250 possa salire di cilindrata fino a 286 cc condividendo così il propulsore con le CRF300 L e Rally: un lieve aumento di potenza che arriverebbe a 27,3 cavalli ma sopratutto una curva di coppia più favorevole rispetto al 250 cc, arrivando a toccare i 26,6 Nm a 6.500 giri, ma sopratutto anche l'ipotesi di una importazione della eventuale CL 300 anche in Europa dove il mercato delle piccole cilindrate è comunque vivace.