La Casa giapponese lancia una notizia che lascia senza fiato. Dopo le moto e gli scooter dai bassi consumi, ora in cantiere c’è una supersport derivata dalla MotoGP per tornare protagonisti. Ricordate la RC30?
No, non siamo reduci da un abbondante bevuta e non è nemmeno tempo di pesci d’aprile. La notizia che vi diamo ha tutti i crismi dell’ufficialità. Ce la dà il CEO del colosso giapponese, Takanobu Ito, che ha oggi delineato i progetti della Honda destinati a rilanciare la Casa nei prossimi anni sui mercati internazionali.
Le moto sportive ormai sono destinate a produrre volumi di vendita ridotti – è vero – ma rappresentano ancora oggi un biglietto da visita formidabile, che dà sfoggio della tecnologia e del sapere ingegneristico di un gruppo industriale. Non si spiegherebbero altrimenti gli investimenti nel campionato MotoGP.
Ma oggi, finalmente, l’attenzione della Honda pare concentrarsi nuovamente sulle moto sportive destinate al grande pubblico. Oggetti guidati da pochi, che fanno sognare molti. E così, dopo avere introdotto le moto 700 (NC X ed S, Integra) che fanno virtù di consumi prossimi ai 30 km/l, e dopo aver aggiornato l’SH ora dotato di ABS di serie, è giunta l’ora di mettere mano alla famiglia supersport.
Torna il motore V4 su una moto supersport
Ito San ha dichiarato che la Honda sta sviluppando una nuova supersportiva che sfrutterà le tecnologie acquisite nella MotoGP. Sarà quindi probabilmente spinta dal formidabile motore 1.000, con 4 cilindri disposti a V.
Vi ricorda nulla? Il V4 supersport non è una novità per la Casa giapponese, ha infatti equipaggiato una delle moto più belle della storia motociclistica, la RC 30.
Un modello, la cui sigla corretta è VFR 750 R, presentato in Giappone nel 1987 e prodotto fino al 1990, che ha lasciato un segno indelebile a livello di design (pensate al forcellone monobraccio poi ripreso con successo dalla Ducati 916 di Massimo Tamburini) e di guidabilità.
La RC30 godeva dello stato dell’arte della tecnologia da corsa ed era dotata di un potente V4 preparato per vincere da subito. Quanto alla ciclistica, svettavano un sofisticato forcellone posteriore monobraccio in alluminio, una carenatura in materiale molto leggero e parecchi altri particolari di pregio. Non solo, le RC30 non venivano assemblate su una normale linea di produzione, ma costruite a mano, una ad una, in HRC. Questa meraviglia debuttò nel 1987, e l’anno successivo una versione speciale dotata di un motore di derivazione RVF vinse il Campionato Mondiale Superbike con Fred Merkel.
La RC30 ha compiuto nel 2012 25 anni. Honda potrebbe celebrare la ricorrenza offrendo agli appassionati la sua erede. Un modello destinato a scrivere un’altra bellissima pagina di storia della moto.
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