Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Che Honda abbia creato la CBR 1000RR-R Fireblade per vincere nei campionati riservati alle derivate di serie non c'è dubbio, anche se i loro tecnici, con quel candore a volte spiazzante tipico della Casa di Tokyo, le attribuiscono anche un valore formativo per i loro tecnici. Ma le corse sono una cosa, la produzione di serie un'altra, e anzi non è raro che le homologation special, pensate primariamente come base per lo sviluppo dei mezzi da gara, senza montare i kit corsa risultino spesso non troppo performanti.
Non è sicuramente questo il caso della Honda CBR 1000RR-R, che nelle mani del team Honda Racing UK, quello che gestisce le Fireblade impegnate in BSB, è stata protagonista di una sfida con la sua controparte racing nelle mani di Glenn Irwin, il pilota che l'anno scorso ha conteso fino all'ultimo il titolo a Josh Brookes (e ha guidato il campionato fino alla penultima prova).
Un test che riesce particolarmente semplice nel caso della BSB, dove il regolamento è estremamente vincolante e per certi versi arriva a favorire la versione stradale, che nel caso della CBR 1000RR-R SP può contare su sospensioni semiattive particolarmente performanti, ma anche - paradossalmente - di un'elettronica con funzionalità più complete rispetto a quelle disponibili con la centralina unica Motec utilizzata nel BSB, che non fornisce i controlli di trazione, slide e impennata. A favore della CBR in allestimento BSB, naturalmente, la possibilità di utilizzare una rapportatura più corta (vero tallone d'Achille della CBR in versione stradale) e di scendere fino al peso minimo di 168 kg ammesso dal regolamento.
Teatro dello scontro è stato Oulton Park, tortuoso tracciato da 4,3 km, sul quale le due moto hanno girato con pneumatici slick Pirelli Diablo Superbike utilizzando la mescola SC0 al posteriore - la più morbida disponibile, fatta eccezione per la SCX tipicamente usata solo nella Superpole Race. Dopo sei giri, Irwin ha fermato il cronometro sul tempo di 1'39"054 con la moto di serie, a 2"872 dal suo riferimento con la Superbike, in sella alla CBR completamente stradale, con tanto di specchietti, fari, lampeggiatori e portatarga. Un tempo che forse non farà gridare al miracolo (qualche rivale si è avvicinata molto di più addirittura ai tempi dei prototipi...) ma che sarebbe stato sufficiente a farlo partire a metà schieramento in Superstock nella prova d'apertura del campionato 2021.
"La mia esperienza di oggi è stata impressionante, è incredibile vedere cosa è in grado di fare in pista una moto appena uscita dal concessionario e quanto potessi andare veloce con la Fireblade SP standard" ha commentato Irwin. "Le due moto si assomigliano davvero tanto. Ma non mi sorprende perché io amo questa moto, è incredibile. Era davvero appena uscita dal concessionario e non era stata neanche messa a punto, mi ci sono voluti un paio di giri per sistemare le leve e adattarle meglio a me. Sono sicuro che se avessi avuto più tempo per prendere maggiore confidenza, sarei andato ancora più veloce".
"La filosofia Born to Race è evidente nella CBR1000RR-R Fireblade" ha fatto eco il team manager di Honda Racing UK Havier Beltran. "Secondo le regole dei campionati BSB dobbiamo mantenere molte delle componenti standard per le nostre moto da British Superbike, come il telaio e il motore, e i modelli di serie forniscono un'ottima base per le moto da corsa perché sono stati progettati per le massime prestazioni in pista. Il tempo che Glenn ha realizzato su una moto standard con pneumatici slick ne è la prova, ed è stupefacente".
Honda
Via della Cecchignola, 13
00143 Roma
(RM) - Italia
848846632
https://www.honda.it/motorcycles.html
Honda
Via della Cecchignola, 13
00143 Roma
(RM) - Italia
848846632
https://www.honda.it/motorcycles.html