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Honda e Nissan hanno dichiarato di aver effettivamente intrapreso le trattative - attraverso un MOU (Memorandum of Understanding) - per la futura fusione delle due società attraverso la costituzione di una holding: è quanto confermato da una nota congiunta delle due Case, cui è seguita anche quella relativa a Mitsubishi, controllata da Nissan, che potrebbe essere inclusa nell'operazione che, quando andasse a buon fine e rispettando tutte le premesse iniziali, porterà alla nascita del terzo polo dell'automotive al mondo dopo Toyota e Volkswagen, con un valore di mercato di 58 miliardi di dollari.
Questo accordo segue quelli del 15 marzo e dell'1 agosto 2024 sui temi della mobilità elettrica, della sicurezza e sopratutto dei software-defined vehicles (SDVs) ed è una risposta alle crescenti minacce commerciali che vedono Cina e Stati Uniti protagonisti, allo scopo di mantenere la competitività globale.
Interessante, dal punto di osservazione motociclistico, il passo del comunicato congiunto dove si legge "Nissan e Honda possono puntare a contribuire ulteriormente allo sviluppo della base industriale del Giappone come “azienda leader nel settore della mobilità globale” integrando le attività dei veicoli a quattro ruote di Nissan e Honda e delle attività motociclistiche e di prodotti elettrici di Honda", dove si fa espressamente menzione dell'area di business moto di Honda, che rappresenta una quota rilevante dei suoi utili. É comunque decisamente prematuro pensare a qualche risvolto concreto su questo tema, sia perché la creazione della holding è ancora tutta definire, sia perché l'accordo nasce principalmente per far fronte alle sfide che sono sorte nel mercato automobilistico, tanto è vero che nella nota di parla di standardizzazione delle piattaforme (quindi automobilistiche visto che Nissan non produce moto), software, riduzione dei costi attraverso l'integrazione delle operazioni di back-office, servizi finanziari, economie di scala e scambi di dipendenti tra le due Aziende.
Nella conferenza stampa tentuta il 23 dicembre, il CEO di Honda ha affermato che "questo non è un salvataggio di Nissan", facendo riferimento all'attuale non entusiasmante situazione di Nissan (riduzione del 20% della produzione e taglio di 9.000 dipendenti), quanto un modo per fare fronte ai cambiamenti dell'industria dell'auto dati dalla crescita dei costuttori cinesi e di altri players (BYD e Tesla in prima linea).
Il provvisorio piano di integrazione per giungere alla nascita della holding che conterrà Honda e Nissan prevede un ulteriore step a gennaio 2025 per la conclusione di un accordo definitivo relativo all'integrazione aziendale (compreso il piano di trasferimento delle azioni), quindi ad aprile 2026 per un'assemblea straordinaria delle società al fine di deliberare il trasferimento delle azioni, per poi raggiungere agosto 2026 quando Honda e Nissan usciranno dal listino di Tokyo e la nuova società vedrà l'effettivo trasferimento delle azioni.
A quest'operazione potrebbe partecipare anche Mitsubishi, partecipata in misura maggioritaria da Nissan: sapremo tutto alla fine di gennaio 2025, ma se anche la casa dei tre diamanti fosse della partita il gruppo risultante potrebbe arrivare fino al un volume complissivo di 8 milioni di auto vendute.