Honda prima. Ma BMW vende più moto

Honda prima. Ma BMW vende più moto
Si sono vendute più moto (+14,4%) e scooter (+7%) rispetto a un anno prima. Ma quali sono le marche in ripresa e quali quelle che hanno perso terreno nel 2015? Sopra la media ci sono Ducati, Yamaha, Piaggio e Kawasaki
15 gennaio 2016

Dopo un 2014 con le vendite in ripresa dell'1,4% rispetto all'anno precedente, il mercato italiano della moto e dello scooter ha accelerato. Nel 2015 è cresciuto del 9,6% per toccare le 171.043 immatricolazioni. Alla fine di dicembre le moto sono state 62.449, con un aumento del 14,4%, mentre gli scooter hanno guadagnato il 7% raggiungendo le 108.594 unità.
Per trovare un risultato peggiore di quello ottenuto nel 2013 occorre arretrare al 1997. Il 2006, come è noto, fu l'anno record con 445mila motocicli (161mila moto e 284mila scooter) venduti, dopo di che è cominciato il declino che pare appunto aver visto una netta inversione di tendenza nel corso dell'ultimo anno.

La crescita di quasi il 10% dal 2014 al 2015 non ha premiato tutti anche se molte case ne hanno beneficiato. Vediamo quindi quali sono le marche che hanno tirato il gruppo, come si sono comportate rispetto al 2014 e quali sono le case che hanno peggiorato il loro risultato.
 

Molti sorridono, ma non tutti

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Il peso degli scooter è ancora determinante nei grandi numeri visto che valgono ancora la fetta consistente del mercato sebbene le moto abbiano guadagnato spazio e ora valgono oltre un terzo del totale. Chi vende scooter, oltre alle moto, è quindi in vantaggio.
E' il caso di Honda che conserva il primo posto in classifica. Da sola ha ottenuto il 22%, ma qualcosa ha perso essendo rimasta pressoché stabile come vendite mentre il mercato è appunto cresciuto del 9,6%. Chi la segue ha invece fatto meglio: Piaggio rimane in seconda posizione guadagnando il 15% (l'anno scorso aveva perso il 3,5%), Yamaha è ancora terza ed è cresciuta del 20% (aveva segnato un +14% nel 2014) e Kymco conserva la quarta posizione segnando un guadagno del 14%.

BMW si conferma quinta marca, ma ha visto i suo risultato appena migliorato. Chi compie un forte balzo in classifica è Ducati, che passa dall'undicesimo al sesto posto (che peraltro è la stessa posizione che aveva ottenuto nel 2013) crescendo di ben 54 punti percentuali.
Kawasaki è salita dal nono al settimo posto grazie a un +14% nell'immatricolato, Suzuki conserva l'ottava posizione (e cresce dell'8%), mentre KTM è scesa dal sesto al nono posto con una flessione dell'8%. E' arretrata anche Harley-Davidson, che era in settima posizione nel 2014 mentre si trova al decimo posto nel 2015, lasciando sul campo appena un centinaio di moto. Nella top ten sono pertanto Honda, BMW e H-D a crescere meno della media generale, e soltanto KTM è in negativo.
 

La classifica Marche moto+scooter 2015

Pos. Marca Unità 
1 Tot HONDA 37.489
2 Tot PIAGGIO 26.177
3 Tot YAMAHA 24.670
4 Tot KYMCO 19.044
5 Tot BMW 11.207
6 Tot DUCATI 6.571
7 Tot KAWASAKI 5.231
8 Tot SUZUKI 5.025
9 Tot KTM 4.790
10 Tot HARLEY-DAVIDSON 4.552
11 Tot SYM 4.422
12 Tot PEUGEOT 3.412
13 Tot TRIUMPH 2.734
14 Tot APRILIA 2.564
15 Tot LML 2.240
16 Tot BETA 1.645
17 Tot MV AGUSTA 1.531
18 Tot MOTO GUZZI 1.396
19 Tot HUSQVARNA 963
20 Tot BENELLI 905
21 Tot KEEWAY 790
22 Tot MASH 562
23 Tot SHERCO 240
24 Tot TM RACING 220
25 Tot QUADRO 194
26 Tot GAS GAS 163
27 Tot LONGJIA 154
28 Tot HONDA/MONTESA 153
29 Tot ENFIELD 150
30 Tot FOSHAN 125
31 Tot DERBI 123
32 Tot FANTIC MOTOR 101
33 Tot GILERA 80
34 Tot RIEJU 74
35 Tot GENERIC 66

 

Il balzo in avanti di Yamaha e Ducati

La classifica moto vede ancora in testa BMW. La marca tedesca ha strappato a Honda la storica leadership del settore nel 2013, nel 2014 era cresciuta di ben il 12% a fronte di un guadagno dell'intero comparto moto del 3,3%. BMW nel 2015 ha introdotto alcune novità ma che hanno avuto meno successo rispetto ai nuovi modelli di un anno prima, vedi la R nineT, in ogni caso segna un +6% che le vale circa il 17% della quota di mercato grazie alle sue 10.272 immatricolazioni.

Yamaha, grazie a un eccellente +53%, soffia il secondo posto in classifica a Honda, che da parte sua incrementa di appena il 2% il risultato del 2014. La casa di Iwata ha beneficiato dell'arrivo della Tracer e consolidato i successi di MT-07 e MT-09. Ricordiamo che il segmento moto è cresciuto del 14,4% rispetto al 2014.

Ducati risale dal sesto al quarto posto segnando, come abbiamo già scritto in precedenza, una crescita del 54% passando da 4.285 a 6.571 immatricolazioni: la parte del leone l'hanno fatta le nuove Scrambler e Multistrada. Nel 2014 Ducati aveva invece perso il 14%.

Al quinto e sesto posto seguono KTM e Harley-Davidson, la prima ha accusato una flessione dell'8%, mentre H-D ha perso il 2%: entrambe sono arretrate di una posizione e sono le sole con il segno meno nella top ten.
Kawasaki si conferma al settimo posto nella generale moto ma con una differenza sostanziale: nel 2014 aveva sofferto un calo del 17%, mentre nel 2015 ha guadagnato il 22% crescendo quindi un poco anche rispetto al 2013.

Seguono all'ottavo e nono posto Triumph (vendite sostanzialmente immutate dopo un calo del 9% nel 2014) e Suzuki. Quest'ultima, con 2.491 moto, incrementa le vendite del 5% dopo che nel 2014 aveva guadagnato il 30%. Seguono Beta (+8% e una posizione conquistata), MV Agusta (stabile e che arretra di una posizione) e Moto Guzzi che incrementa del 14,5%. Dopo di che le vendite si riducono molto numericamente. La neoarrivata Mash vede quadruplicare le proprie vendite rispetto a un anno prima, mentre Benelli moltiplica addirittura per otto, ma partiva da appena 56 unità.


La classifica Marche 2015 Moto

Pos. Marca Unità
1 BMW 10.272
2 YAMAHA 9.172
3 HONDA 7.767
4 DUCATI 6.571
5 KTM 4.790
6 HARLEY-DAVIDSON   4.552
7 KAWASAKI 4.325
8 TRIUMPH 2.734
9 SUZUKI 2.491
10 BETA 1.645
11 MV AGUSTA 1.531
12 MOTO GUZZI 1.396
13 HUSQVARNA 963
14 APRILIA 874
15 MASH 562
16 BENELLI 447
17 KEEWAY 326
18 SHERCO 240
19 TM RACING 220
20 GAS GAS 163
21 HONDA/MONTESA 153
22 ENFIELD 150
23 FANTIC MOTOR 101
24 RIEJU 71
25 SYM 66
26 MOTORBIKE 63
27 KYMCO 59
28 GENERIC 58
29 SCORPA 58
30 DERBI 54
31 OSSA 44
32 ALTRE ESTERE 40
33 BORILE 36
34 HYOSUNG 31
35 SKYTEAM 28
36 GILERA 27
37 VALENTI RACING 27
38 INDIAN 25
39 ZHENHUA 25
40 MOTO MORINI 18

 

Una torta per quattro

Quasi 110mila unità e una crescita del 7%. E' stato questo il mercato dello scooter nel 2015. Dando uno sguardo al grafico qui sopra risalta immediatamente come le vendite siano concentrate in quattro marchi: Honda, Piaggio, Kymco e Yamaha valgono ben l'84% del mercato, con oltre 90mila unità immatricolate, e tutte hanno guadagnato vendite nel 2015.

Honda, dopo un 2014 in crescita addirittura del 35%, si conferma al primo posto anche nel 2015 ma incrementando il suo saldo di appena due punti percentuali e sfiorando le 30mila unità vendute. Piaggio consolida la sua seconda posizione e le sue 26.177 immatricolazioni le valgono una crescita di oltre il 14%. Segue ancora al terzo posto Kymco, che stacca Yamaha grazie a un incremento del 14%, mentre la citata marca giapponese guadagna quanto il mercato nel suo complesso: +7%.

Tutte le altre case che seguono si contendono la fetta della torta rimasta che è appunto il 16%. SYM, e le altre sei marche successive in graduatoria, conservano la medesima posizione in classifica dell'anno precedente. A crescere meglio sono Peugeot (+14%) e LML (+20%) che però nel 2014 aveva accusato un -35%. Calano invece ancora Aprilia (-15%), mentre BMW perde il 20% (come nel 2014) e Kawasaki – un solo modello in listino - cala del 12% e scende sotto le mille unità vendute.
 

La classifica Marche 2015 Scooter

Pos. Marca Unità 
1 HONDA 29.772
2 PIAGGIO 26.117
3 KYMCO 18.985
4 YAMAHA 15.498
5 SYM 4.356
6 PEUGEOT 3.412
7 SUZUKI 2.452
8 LML 2.240
9 APRILIA 1.690
10 BMW 935
11 KAWASAKI 906
12 KEEWAY 464
13 BENELLI 458
14 QUADRO 194
15 LONGJIA 154
16 FOSHAN 125
17 DERBI 69
18 TGB 57
19 GILERA 53
20 ADIVA 52
21 MALAGUTI 48
22 GARELLI 44
23 LINHAI 42
24 AEON 41
25 LAMBRETTA 35
26 INNOCENTI 28
27 WT MOTORS 25
28 PEDA MOTOR 24
29 QIANJIANG 20
30 ECOMISSION 19

 

Fonte dati: Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture
Elaborato da UNRAE per ANCMA

 

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