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All’EICMA abbiamo scambiato due chiacchiere con Helder Rodrigues, 32enne portoghese, e Sam Sunderland, 23enne britannico che vive a Dubai. Ovvero i due dei cinque piloti (gli altri sono: Zanol, Campbell e Pizzolito) che hanno avuto l’onore – e l’onere – di far debuttare in gara la nuova CRF450 Rally HRC, che segna il rientro ufficiale della Honda nel mondo dei Rally dopo una ventina d’anni di assenza.
Il debutto è avvenuto lo scorso ottobre al Rally del Marocco, con risultati secondo noi molto positivi, sia per l’esperto caposquadra che per il giovane inglese, che hanno svezzato le loro nuove moto in vista della Dakar 2013. Che la Honda ha dichiarato senza mezzi termini, e con notevole anticipo di voler vincere (leggi l'articolo).
E cosa ne pensi di Sam, il tuo compagno di team, che mi sembra un tipo forte?
«Si, lui è molto forte, è giovane, ha 23 anni, è esuberante, corre in un team ufficiale, e ha tutto ciò che serve per far bene. Ora deve solo cercare di fare tutto con calma, per fare una bella gara».
Sam, che differenze hai trovato tra la Honda che ti ha lasciato a piedi (statore fuori uso, ndr) alla seconda tappa della Dakar 2012, dove hai debuttato con un ottimo settimo posto, e la nuova HRC?
«La nostra moto è fantastica, è una grossa soddisfazione guidare una moto factory, ed ogni volta che l’ho provata è sempre migliorata.Ora stiamo effettuando qualche aggiustamento in vista della prossima Dakar, ma la moto è già molto, molto buona».
Sei stato un debuttante molto veloce, alla Dakar: ti ha favorito vivere a Dubai, dove il deserto non manca certo, e ti sarai allenato parecchio?
«Si, in effetti sulla sabbia mi sento molto a mio agio, e le tappe sabbiose sono le parti più facili per me, perché mi sono fatto tanta esperienza in merito. La cosa più difficile, per me come del resto per tutti - è ovviamente la navigazione: del resto il Rally del Marocco è stato solo il quinto per me, ma sto migliorando costantemente anche sotto questo aspetto, vado sempre meglio, grazie anche ai suggerimenti dei miei tecnici, che sono molto esperti».
Cosa ti è piaciuto di più della tua nuova moto?
«Ovviamente stiamo parlando di una moto pesante, come tutte le moto da Rally, perché devi portanti in giro tanta benzina (24 litri, ndr). Ma i pesi e la posizione di guida sono eccellentemente bilanciati, la maneggevolezza è davvero notevolissima, quindi la moto è facile da manovrare».
Ti senti competivo per puntare alla vittoria alla Dakar 2013?
«Io sono agli inizi qui, e mi sono già reso conto dell’enorme lavoro necessario per arrivare a vincere, specie alla Dakar, e quanti siano i fattori in gioco per farlo. Ovviamente è il mio sogno vincerla, ma credo che ci vorrà qualche anno di ulteriore esperienza e di duro lavoro per arrivarci. Io lavoro davvero molto sulla preparazione fisica, e sono fiducioso di me stesso, ma mi rendo conto che mi trovo assieme ai migliori piloti del mondo…».