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Il bello della moto è salirci in sella e guidarla, ma la passione per le due ruote non è solo questo: bello è anche sapere come è nata una Casa, vedere nel dettaglio i modelli che ne hanno fatto la storia, vivere in prima persona l’amore e gli sforzi che un Marchio ci mette ancora oggi per dar vita a una motocicletta.
Forse è più facile entrare nella storia di una piccola Azienda, ma ci sono anche grandi colossi del mondo delle due ruote (e non solo) che sono disposti ad aprire le porte a tutti gli appassionati per far conoscere più da vicino l’anima del Marchio. È questo il caso di Honda che, finita la stagione di gare, organizza un grande evento, aperto a tutti, in compagnia di piloti che hanno gareggiato con un mezzo marchiato Honda. La giornata si chiama Honda Racing Thanks Day e si svolge sul circuito di Motegi che, oltre ad essere una tappa del Motomondiale, è anche tracciato di test della Casa dell’Ala Dorata. Noi di Moto.it siamo stati invitati da Honda a partecipare all’evento e siamo volati fino in Giappone per vivere e raccontarvi questa importante manifestazione all’insegna della passione e del divertimento per il motorsport. Ecco come è andata!
Per cominciare, partiamo dall’Honda Collection Hall. Potete immaginare la mia reazione quando mi hanno detto che avremmo visitato il mitico museo della Casa dell’Ala Dorata, con tutti i mezzi a due e a quattro ruote, targati e non. L’edificio che ospita questa magnifica collezione si trova all’interno del circuito di Motegi e, ovviamente, in occasione dell’Honda Racing Thanks Day è possibile godersi lo spettacolo di questa grande esposizione. Tre piani che racchiudono la storia di Honda: c’è un’ala dedicata ai modelli di serie, si parte dai primi cicli spinti da piccoli monociclindri marchiati Honda fino ad arrivare alle moto più recenti, passando da mezzi che hanno fatto la storia, come la CB 750 o la NR750 a pistoni ovali. E non mancano neppure gli scooter, dai più classici ai più svariati: e credetemi, i giapponesi ne hanno avuta di fantasia negli oltre 60 anni della loro storia! Poi l’ultimo piano è dedicato alle corse. Moto che fanno venire la pelle d’oca viste in foto, figuriamoci dal vivo: la 250 sei cilindri, l’imbattuta 500 di Doohan, la 250 due tempi di Kato, la MotoGP di Rossi, le moto da fuoristrada e quelle da endurance…dovete assolutamente guardare il video a 360 gradi che abbiamo girato per farvi vivere al massimo questa esperienza al museo Honda (ma vi consiglio vivamente di metterlo nell’itinerario di viaggio se mai doveste fare una vacanza alla scoperta del Giappone). Inoltre, chi ama i motori e il motorsport (come il sottoscritto) non può perdersi la parte dedicata alle automobili, con le Formula 1 di ogni epoca dei piloti che hanno scritto la storia.
E al piano terra c’è anche una zona dedicata agli sviluppi di Honda nel campo della robotica, con spettacoli programmati di Asimo (Advance Step in Innovative MObility), il simpatico robot androide progettato per diventare un futuro assistente mobile multifunzione.
Come vi ho anticipato, l’Honda Racing Thanks Day è aperto a tutti: il costo del biglietto è molto contenuto (poco sotto i 10 euro), e all’interno del circuito i partecipanti possono seguire ogni genere di evento. La giornata si è aperta con la gara di Go-Kart tra i piloti delle due ruote: presenti all’appello anche Marquez e Pedrosa, che prima e dopo la competizione hanno firmato autografi e scattato foto insieme ai loro tifosi a bordo pista. Il bello di questo evento è che gli appassionati hanno l’opportunità di vivere da vicino ogni singolo intrattenimento… e non capita tutti i giorni di avere due campioni come Marc e Dani a pochi metri di distanza. Tutti i piloti sono scesi in pista per divertirsi ma, da veri piloti, non si sono risparmiati: sorpassi, controsorpassi e anche qualche sportellata. Dopo un’accesa battaglia con il compagno di squadra, sotto la bandiera a scacchi ha trionfato ancora Marquez!
A seconda delle zone del circuito ci sono diversi gare ed intrattenimenti: trofei di auto e moto, gare di resistenza a bordo della Civic Type R, qualche giro in sella a delle CBR250R solo pista e, per non farsi mancare niente, la sfida in sella agli scooter Super Cub! Potete immaginare come è finita: sgommate in ingresso curva, scie millimetriche, passaggi in fuoristrada: un vero e proprio show che ha fatto divertire piloti e pubblico. Il bello di questa giornata è che i talenti a due e quattro ruote della Casa dell’Ala Dorata danno spettacolo sui mezzi più stravaganti per intrattenere gli spettatori.
Oltre alle gare più strane non è mancata la parata dei mezzi da corsa, dove ogni pilota è salito sul proprio veicolo per far sentire il sound agli spettatori, concedendosi anche qualche impennata o burnout.
Inoltre, nel paddock si possono scoprire da vicino le auto e le moto da competizione marchiate Honda: mentre i meccanici scaldano i motori le serrande dei box sono aperte… e hanno acceso anche due Formula 1 degli anni ’80 e ’90. Chi le ha vissute e viste correre dal vivo può capire cosa ho provato quando hanno tirato a manetta il V12 giapponese. Gli appassionati possono anche diventare protagonisti: ci sono tantissimi intrattenimenti, sia per i più grandi che per i più piccoli. Affiancati dai tecnici, si ha l’opportunità di simulare un vero pit-stop con cambio gomme in pochi secondi; si può salire sulle auto da corsa per scattare una foto; ci sono le bancarelle, le moto e le auto di serie esposte da provare, proprio come a Eicma. E a Motegi c’è anche un vero e proprio parco divertimenti in miniatura, sempre all’insegna dei motori: piste di kart per tutte le età, discese con la carrucola, e percorsi con le bici per i più piccoli.
Quello che più ci ha sorpreso è stata la ricca presenza di famiglie con bambini: non c’erano solo appassionati venuti in sella alla loro moto (e che moto ho visto nel posteggio!), ma anche tantissimi genitori che volevano far scoprire la passione ai loro figli. Questo dimostra che non è un evento dedicato solo al “malato di motori”, ma è una vera e propria festa per divertirsi con i motori. Questo è molto importante e mi ha stupito positivamente: Honda ci tiene a far vivere la passione e permette di viverla fino in fondo in stretto contatto con i piloti, le moto e le auto che ancora oggi stanno scrivendo la storia del Marchio.
Per concludere l’evento, la tribuna principale si è letteralmente riempita di pubblico, entusiasta di vedere i propri idoli che hanno animato la stagione di gare 2017. L’Honda Racing Thanks Day è questo, una giornata dove i protagonisti sono tutti: i piloti, i mezzi da corsa e i partecipanti. In Giappone è un appuntamento da non perdere; purtroppo, in Europa è un po’ meno noto, viste le ore di viaggio che ci separano. Ma adesso che ve lo abbiamo detto, non potete non andarci… e poi i colori del paesaggio giapponese in questa stagione sono spettacolari!