Honda V3 con compressore elettronico: sarà questo il futuro delle moto sportive?

Honda V3 con compressore elettronico: sarà questo il futuro delle moto sportive?
Il prototipo è già marciante e potrà partecipare alla prossima 8 ore di Suzuka nella categoria prototipi. Tutto è pronto per trasformare in realtà un progetto che nasconde future e interessanti applicazioni
12 febbraio 2025

Avevamo conosciuto questo progetto in occasione dell’ultima EICMA di Milano e già in quell’occasione ha suscitato un discreto interesse. Ora la questione si fa ancora più stimolante grazie alle dichiarazioni di Minoru Kato, ovvero il direttore generale della divisione Motorcycle and Power Products di Honda Motor. È proprio lui, in occasione di una conferenza stampa tenuta in Giappone a fine gennaio, ad annunciare che il prototipo sta girando e che, udite udite, potrà schierarsi in griglia di partenza alla prossima 8 ore di Suzuka nella categoria destinata ai prototipi. Categoria decisamente interessante, non solo perché mette in risalto la sfida tecnologica sempre più agguerrita tra i vari produttori, ma anche perché implica la naturale propensione ad offrire una finestra sul futuro della mobilità a due ruote. Le normative sempre più stringenti impongono sforzi considerevoli e l’idea di un compressore elettronico sembra decisamente seducente.

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Il motore è infatti un compatto V3 con due cilindri inclinati in avanti e uno indietro. La cilindrata dovrebbe essere attorno ai 800cc e, particolarità del caso, è dotato di un piccolo compressore capace di aumentare le prestazioni generali. Secondo qualche indiscrezione dovrebbero essere attorno ai 150cv e il bello è che il compressore è totalmente elettrico, quindi, oltre a non avere la necessità di attaccarsi ai collettori di scarico per garantirsi l’energia di funzionamento, è gestito totalmente dall’elettronica disegnata dai tecnici di Honda. Tutto questo dovrebbe garantire alte prestazioni, omogenee lungo gran parte dell’arco di utilizzo, bassi consumi e basse emissioni nocive.

In più, se le prestazioni di circa 150cv fossero confermate insieme alla cilindrata di “soli” 800cc, potrebbe valere anche l’ipotesi di una moto agile e veloce, proprio per le masse volaniche ridotte. I presupposti sembrano tutti a favore di questa soluzione tecnica che, se dovesse funzionare, potrebbe avviare una nuova linea di moto capaci di interpretare le esigenze del futuro senza sacrificare il gusto e il piacere di guidare una moto endotermica ancora per un pò, evviva.

Argomenti