Husqvarna 2011, perché il pignone coassiale?

Husqvarna 2011, perché il pignone coassiale?
Abbiamo intervistato il Prof. Cossalter, docente di dinamica dei veicoli a Padova, per capire meglio la scelta di Husqvarna di utilizzare il CTS (pignone coassiale) sulla gamma 2011
21 luglio 2010

Punti chiave


A pochi giorni dalla presentazione della nuova gamma Husqvarna 2011, siamo andati ad intervistare il Prof. Vittore Cossalter, docente di Dinamica dei veicoli alla Facoltà di Ingegneria dell'Università di Padova. Grande appassionato di motociclette, Cossalter è uno dei massimi esperti del settore e si è sempre interessato allo studio delle nuove tecnologie introdotte dalle Case nella produzione di moto di serie.


A tal punto da istituire una società, nata dallo spin off di un gruppo di ricerca interno all'Università di Padova, denominata Dyna Motion, capace di fornire, attraverso un vero e proprio sofisticatissimo simulatore, importanti dati di analisi per le case costruttrici che vogliono affrontare nuovi progetti in ambito motociclistico.


Abbiamo ritenuto interessante avere un giudizio scientifico sulla scelta di Husqvarna di utilizzare la soluzione del pignone coassiale, (ma con il perno non più passante nel forcellone, ma indipendente), il cosiddetto CTS (Coaxial Traction System), una tecnologia piuttosto discussa nel recente passato.


Abbiamo quindi posto a Cossalter una serie di domande e il quadro che ne esce è molto interessante, evidenziando non poche sorprese. Sarà quindi nostra cura verificare le conclusioni del Professor Cossalter direttamente sul campo durante il test dinamico delle nuove Husqvarna.


Di seguito le domande che potrete ascoltare nell'intervista:
Che cosa l'ha spinta intraprendere uno studio sul Coaxial Traction System?
Ci può spiegare com'è composto tecnicamente l'insieme del CTS?
Dal punto di vista scientifico può illustrarci quali vantaggi dinamici siano percepibili nelle simulazioni?
In quali fasi della guida sono maggiormente percepibili dei vantaggi?
Dal punto di vista progettuale quale tipo di approccio è stato scelto?
Questi vantaggi sono riscontrabili sia nel cross che nell'enduro?
Come si integra l'adozione del leveraggio posteriore con la soluzione CTS?
Tutti i vantaggi fin qui elencati possono essere apprezzati anche dai piloti non professionisti?
Trova corretto che le case motociclistiche investano nella ricerca di nuove soluzioni per migliorare il comportamento dinamico così com'è stato fatto per il CTS?
Come nasce Dyna Motion?

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Intervista di: Luigi Guaineri, Moto.it

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