I fidanzati della morte

Il cofanetto DVD realizzato dopo la campagna Kickstart, che ha finanziato il restauro del film di Romolo Marcellini ad opera di Rodaggio Film
11 dicembre 2017

Avevamo parlato de “I fidanzati della morte” già durante la primavera scorsa, quando la Rodaggio Film aveva organizzato una campagna su Kickstarter per finanziare il restauro del film al suo 60esimo anniversario. Qualche mese dopo, ecco che arriva il ricchissimo cofanetto DVD, frutto dell’impegno e della passione che Alessandro Marotto e Silva Fedrigo hanno messo per riportare questa pellicola al suo naturale splendore.

Ma di cosa parla questo film? “I fidanzati della morte” parte da una storia di per sé molto semplice: un giovane pilota talentuoso (Rik Battaglia) cerca di imporsi nel mondo delle corse motociclistiche tra amori, tradimenti, vittorie e rivalse.

Niente di nuovo a livello di trama, ma ciò che invece lo rende diverso, e sicuramente unico, è bensì il contesto e l’epoca in cui è stato girato: “I fidanzati della morte” è stato, infatti, realizzato in Technicolor nel 1956, un anno importantissimo per il mondo delle due ruote, vero e proprio spartiacque tra i campionati così com’erano e come sarebbero diventati.

Stiamo parlando dello stesso anno in cui si corre l’ultima Milano-Taranto (vietata perché considerata troppo pericolosa), dell’ultimo anno in cui Guzzi, Gilera e Mondial si sfidano sui circuiti prima di firmare il “patto d’astensione”, chiudendo così il reparto corse; e sarà anche l’ultima volta in cui le carene a campana “rivestiranno” le moto da corsa.

Scena dopo scena, emerge sempre più chiaramente l’obiettivo del regista, Romolo Marcellini: rendere omaggio e celebrare il mondo del motociclismo, cercando di sfruttare tutti i mezzi che la cinematografia di un tempo poteva offrire. Tutto quello che si vede nel film è reale, non c’è nessuna ricostruzione, e mostra ciò che era la vita di un pilota negli anni 50’ facendo rivivere tutta la competitività di quel tempo tra gare di motocross, la già citata Milano-Taranto, ma anche le sfide su sidecar in Germania.

Non solo, nel film si respira anche tutta la sperimentazione di quel tempo, mostrando la galleria del vento della Moto Guzzi (nel film diventata ZV) nel suo stabilimento di Mandello del Lario, o quando ancora sempre la stessa Guzzi introduce il formidabile motore V8. Analizzando proprio tutto il contesto in cui la pellicola prende forma, si percepisce il suo grande valore: una visione del motociclismo e delle sue competizioni come nessuno ha mai fatto.

Per certi aspetti si torna sempre alla “solita questione”, e cioè al fatto che film dedicati al motociclismo non ce ne sono tanti. Certo, ci sono “On any Sunday” e il suo seguito più recente, o ancora “Faster”, ma si tratta sempre di documentari, non film. La stessa osservazione la fa lo stesso Paolo Sormani all’interno del libro che accompagna il DVD.

Acquistando il cofanetto de “I fidanzati della morte” non si recupera semplicemente un vecchio film, ma ci si fa anche portavoce di un lavoro straordinario, frutto della tenacia della Rodaggio Film che ha raccolto interviste di grandi piloti come Giacomo Agostini e Carlo Ubbiali, ma anche testimonianze e racconti di esponenti e artisti del mondo motociclistico che hanno supportato fin da subito il progetto di restauro del film.

Ora che il Natale è alle porte, noi pensiamo che per ogni motociclista e appassionato sarebbe un gran regalo ritrovare sotto l'albero il bellissimo cofanetto DVD del film, disegnato da Lorenzo Eroticolor. Come fare? Basta un click qui per acquistare il DVD e trovare maggiori informazioni.

Giulia Guastoni

 

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