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Anche se guidiamo con le stesse attenzioni corriamo rischi diversi di incappare in un incidente a seconda del Paese in cui siamo.
Fra le molte statistiche disponibili a proposito di incidenti stradali ve ne è una che annualmente produce Zutobi, società statunitense che si occupa di istruzione e formazione alla guida e con sedi in tutti gli stati nordamericani.
Prende in esame cinque parametri e in base a dei punteggi stila una classifica per determinare in quale Paese si è più sicuri e in quali meno quando si guida.
Secondi i dati rilevati nel 2021 e che hanno riguardato 53 nazioni, in testa ai Paesi più pericolosi ci sono Sud Africa, Thailandia e Stati Uniti. Si corrono invece meno rischi guidando in Norvegia, Islanda ed Estonia.
Prima di proseguire vi spieghiamo quali sono stati i parametri considerati. Il tasso di mortalità negli incidenti stradali ogni 100.000 abitanti (riferito a tutti i veicoli), il limite di velocità massimo permesso in autostrada, la percentuale di utenti che usano la cintura di sicurezza, il numero di morti attribuibili all'alcol in percentuale sul totale, e il tasso alcolemico massimo ammesso nel sangue.
Con il punteggio finale di 8,2 su 10, la Norvegia si è classificata anche nel 2021 come la nazione più sicura: 2,1 decessi ogni 100.000 abitanti (la Thailandia arriva a 32,2), il limite di velocità è di 110 orari, c'è 95,2% di uso delle cinture, il 13% di decessi attribuibili all'alcol e un tasso alcolemico massimo di 0,02 g/dl.
Gli altri Paesi virtuosi di questa classifica sono Islanda (punteggio 8,05), Estoni (7,9), Giappone (7,88), Moldavia (7,73), Ungheria (7,68, ha 0,0 come limite alcolemico), Israele (7,59), Svezia (7,52), Repubblica Ceca (7,32) e Svizzera (7,2 su 10).
In fondo alla classifica c'è il Sud Africa. Con 22,2 morti ogni 100.000 abitanti, limite autostradale di 120 km/h, 31% di uso delle cinture, morti per alcol 57,5%, tasso alcolemico 0,05 e punteggio finale di 3,41/10.
Partendo dal fondo gli altri Paesi peggiori sono: Thailandia (4,35 punti, il peggiore tasso di mortalità (32,2/100.000) e l'uso delle cinture di appena il 40%; Stati Uniti (5,03 punti, mortalità 12,7 e limite alcolemico 0,08); Argentina (5,06); India (5,48, uso cinture 7,3%), Croazia (5,62 su 10, morti per alcol 23,8%); Bosnia Erzegovina (5,62); Malesia (5,63); Bolivia (5,74) e Perù (5,74).
L'Italia è al tredicesimo posto fra i Paesi valutati più pericolosi, preceduta dalla Guyana e seguita dall'Ecuador. Il nostro Paese è risalito di una posizione rispetto alla classifica dell'anno precedente.
Il nostro tasso di mortalità è 5,3, il limite autostradale di 130 km/h, il 61,9 degli automobilisti indossano la cintura di sicurezza, ci sono 22,5 decessi su cento attribuibili all'alcol e il tasso alcolemico ammesso è di 0,05: punteggio finale 5,81/10.
I dati utilizzati per queste statistiche sono indubbiamente parziali e non tengono conto di altre variabili che potrebbero cambiare il risultato. Ma tant'è..., prendiamole come osservatorio delle tendenze.