I Racconti di Moto.it: "Autovelox non omologato"

I Racconti di Moto.it: "Autovelox non omologato"
Fa un caldo secco e bugiardo nell'aula di tribunale piccola e riscaldata da potenti climatizzatori. Vostro Onore... Signor Spampinato, lei ha visto troppi film americani: qui in Italia si dice “Presidente”; si alzi in piedi!
21 dicembre 2012

Punti chiave


ad Antonella, per sorridere ancora.


Fa un caldo secco e bugiardo nell'aula di tribunale piccola e riscaldata da potenti climatizzatori.
-Vostro Onore...
-Signor Spampinato, lei ha visto troppi film americani: qui in Italia si dice “Presidente”; si alzi in piedi!
- Vabbè... Presidente, fa lo stesso, no?
- No. Prosegua e vediamo di concludere prima della mezzanotte.
-Mister, i fatti sono andati così: io mi trovavo fermo sulla la statale 65, con la motocicletta tra le gambe e il motore acceso e mentre parlavo al telefono con un mio amico kazako, i signori in divisa qui presenti si sono avvicinati e mi hanno polemicamente chiesto i documenti con fare sgarbato e senza il minimo rispetto per un cittadino!
-E lei gliel'ha dati?
-In parte... cioè... i miei, quelli della moto non li ho potuti prendere perché non avevo le chiavi.
-Signor Spampinato... su, faccia il bravo. Dica tutta la verità e così andiamo anche noi al cenone... gli agenti qui presenti hanno appena dichiarato che, a parte il frastuono del motore che lei si ostinava a non voler spegnere perché diceva che... leggo nel verbale: “non dispongo di idoneo avviatore per riaccendere il motore del veicolo”, lei non aveva neppure i fari!
-Ma era giorno! Signor Dirigente, non c'era assolutamente nessun pericolo, la visibilità era ottima! Guardi, io faccio l'elettrauto: di fari e fanali ne capisco più di chiunque in questa stanza!
- ...mi ascolti: io la voglio aiutare, il Pubblico Ministero dott. Anastasi pure, i signori seduti di fronte a lei hanno sporto denuncia ma sembrano disposti a non calcare la mano, però lei deve mettermi in grado di poterla tirare fuori da questo pasticcio. Ricominciamo; allora: vero o no che lei il 21 dicembre 2012 alle ore 14 era in sella ad un motociclo privo di contrassegni di legge, di specchietti, di fari, con pneumatici totalmente lisci e non omologati per la circolazione su strade aperte al traffico?
- Vabbè... se vi impuntate sui dettagli... comunque, vero.
- E ora, vero o no che le forze dell'ordine l'hanno sorpresa a parlare al telefono, mentre era fermo con suddetto motociclo, con un'utenza appartenente ad una nota associazione a delinquere kazaka finalizzata alla ricettazione ed esportazione di motociclette rubate?
- Ma che? Ora uno deve chiedere il certificato di onestà ai propri amici? Parlavo con un mio amico, lo sa che in Kazakhistan c'è un freddo boia? E a Bologna ci lamentiamo per gli zero gradi di sera...
-Spampinato, lei mi farà venire l'ulcera... si limiti a rispondere: vero o no?
- ...vero.
-Vero o no che del motociclo in questione lei non riesce a dimostrarne la proprietà, mentre la stessa viene rivendicata dalla Casa Motociclistica i cui rappresentanti legali sono qui presenti?
-Preside, mi dica lei che deve fare un povero cristo quando, per esempio, compra un chilo di mele e poi viene fermato dai poliziotti, per dimostrare che sono sue! Ce l'ho io, questo basta, no? “Possesso vale titolo”, non dite così voi esperti di queste cose?
-Io l'ammazzo, Spampinato! Mi tolgo la toga e la strangolo con il cavo del microfono! Lei era in sella ad una motocicletta, non ad un cesto di mele!!
-mi scusi… Maestà. Volevo dire che se la mettiamo così, si... vabbè.
-Benissimo. Ora, se vuole spiegarci come diamine è riuscito ad introdursi nel reparto corse, a sottrarre una moto da competizione del valore di milioni di euro in pieno giorno, uscire fuori indisturbato con la motocicletta accesa sotto il sedere, tra l'altro senza indossare alcun casco, per poi essere fulminato dall'autovelox a 330 km/h sulla statale, fa a tutti un piacere e ci permette di trascorrere un Natale sereno.
-Innanzitutto, l'autovelox non era segnalato e non c'era il vigil...
-Spampinato!! Lei sta sfidando la sorte!! Io la lego alla motocicletta e la faccio trascinare fino al confine kazako a trovare i suoi amici ricettatori, che se le dice bene di lei vedono al massimo una falange dell'alluce! Ma come si fa?! Lei ha fatto un furto inspiegabile, in una mattina ha commesso più infrazioni al codice della strada di quante ne fanno a Roma le auto blu in un secolo, siamo qui il pomeriggio del 24 dicembre a perdere tempo appresso alle sue malefatte e lei vuole pure contestare il velox!??


-Signor Presidente, chiedo scusa...
- Dica, Pubblico Ministero.
-Vorrei tornare a sottolineare come in quest'aula si stia dibattendo non solo su una sacrosanta questione di diritto ma anche su una importante questione di prestigio nazionale che a noi tutti sta molto a cuore: a tale fine non rileva esclusivamente il fatto che il signor Spampinato abbia sottratto una motocicletta da competizione dal reparto corse al fine di rivenderla ad un'organizzazione criminale e che nelle more di poterla rivendere ne abbia fatto uso in spregio alle norme del codice delle strada, ma rileva altresì che con lo stesso motociclo, negli ultimi anni, nessuno dei piloti professionisti ingaggiati dalla fabbrica sia mai riuscito a conseguire il benché minimo successo gareggiando nel campionato mondiale, mentre... Presidente, ha visto la foto dell'autovelox?
-No. Veramente, no.
-Ecco, ho fatto vedere ai rappresentanti della la Casa motociclistica parte lesa in questo procedimento la foto scattata dall'autovelox al signor Spampinato mentre procedeva a 330 km/h sulla statale con la moto trafugata e la parte lesa, in accordo col mio ufficio, ha deciso di riconsiderare i fatti da un altro punto di vista.
-E allora?
-Riteniamo che l'accusato sia un abilissimo pilota.
-Non la seguo, Pubblico Ministero.
-Signor Presidente, l'autovelox era piazzato in una curva pericolosa da 60 km/h.
-Mi faccia capire, lei sta affermando che lo Spampinato procedeva a 330 in curva? Spampinato, ha qualcosa da aggiungere?
-Sì, Signor Professore: c'era un po' di chattering...
-Ho capito: facciamola finita velocemente e mettete tutto agli atti. Pubblico Ministero, allora come intende procedere riguardo le imputazioni a carico del signor Spampinato?
-Il mio ufficio rinuncia a procedere e i rappresentanti dell'azienda proprietaria del motociclo rubato sono disposti a ritirare la denuncia e ad accollarsi le spese processuali unitamente alle multe, ad una condizione.
- Quale?
Prese la parola un signore che sedeva tra i banchi dell'accusa, distintissimo ed elegante, con un piccolo scudetto rosso e bianco appuntato sulla giacca, avvocato della Casa Motociclistica
-Signor Spampinato, ha impegni per il 2013? Diciamo... da febbraio a novembre?
- No, a parte il matrimonio di mio zio Umberto...
-Ha mai indossato un casco e una tuta di pelle?
-Il casco sì, ne tengo uno per quando vado a prendere il pane col Ciao e piove, ma la tuta di pelle... vabbè... Signor Comandante di quello che facciamo io e mia moglie nell’intimità non voglio parlare!
-Macchè! Spampinato, l’avvocato le chiedeva un altra cosa; noi tutti rabbrividiamo al solo pensarla con un’aderente tuta di pelle indosso: si spieghi meglio, avvocato. – disse il Presidente del Tribunale
- Intendevo dire se lei, signor Spampinato, ha mai partecipato ad una gara di motociclette. – riprese l’avvocato.
-No, mai. Però gioco spesso ai videogiochi! Vale?
-Non esattamente. Ad ogni modo, la Casa che io rappresento si offre di ritirare la denuncia e pagare tutte le spese se lei accetta di partecipare gratuitamente, per conto della stessa Casa e sulla stessa motocicletta che ha rubato, al campionato del mondo MotoGp 2013.
-Intende dire quelle gare che si vedono in televisione all'ora di pranzo?
-Si, esatto.
-Quelle dove al semaforo si scatena l'inferno?
-Quelle.
-Dove accanto al pilota prima della partenza c'è sempre una signorina mezza nuda come la Fenech, con l'ombrello aperto anche se non piove?
-Proprio così, non le piacerebbe?
- …mmm… ci sto.


Il Pubblico Ministero e l’avvocato sussultarono di una piccola gioia nascosta e rapidamente sottoposero a Spampinato, con incredibile tempismo, un documento da firmare.
- Se accetta, firmi quel foglio. – disse il Presidente.
- …e gas a martello. –bisbigliò piano in un orecchio Anastasi all’avvocato che cinguettava sottovoce “Jingle Bells” immaginandosi già il meritato cenone di Natale.
Bastò un piccolo schizzo di penna nera sul quel foglio e il Presidente esultò in cuor suo, felice di avere terminato quella assurda udienza senza avere ceduto alla tentazione di ordinare ai Carabinieri di buttare Spampinato in pasto ai piranha, e firmò il verbale che chiudeva la questione chiedendosi se quell'elettrauto di quarant’anni c'era o ci faceva. Ma soprattutto se quello fosse l’epilogo di una vicenda o l’inizio di una follia. Quando anche il cancelliere si fu allontanato dall’aula, gli si avvicinò poi il Pubblico Ministero:
-Grazie, Giacomo.
-Oh, Maurizio, niente. Ho fatto quello che potevo. Ti immagini se vincono così?
- In ogni caso sarà una bella trovata di marketing, dai. Speriamo bene.
-Già. Speriamo.
-Vabbè, io vado a scommettere prima di tornare a casa, tu?
-No, Maurizio; mi basta quello che mi hanno dato. Buon Natale.


 

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