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Durante gli ultimi anni le Case cinesi hanno cercato di affermare la propria presenza nel mercato europeo. C'è chi, tra tutti, ha spiccato. Tra i leader (per numeri di export) c'è CFMOTO, una realtà che ormai, da anni, è diventata una vera competitor delle più blasonate Case europee e giapponesi. Come leva d'acquisto spesso un prezzo d'acquisto più contenuto, unicità che ha fatto ingolosire molti moticilisti.
Fondata nel 1989 CFMOTO vanta ben 6 impianti produttivi in tutto il mondo, 4 centri R&D (uno a è Modena) e più di 6.000 dipendenti sparsi per tutto il mondo. In 35 anni di sviluppo CFMOTO ha raggiunto 100 paesi con circa 4.000 dealer in tutto il mondo. Nel 2023 la Casa cinese ha venduto veicoli per 1.7 miliardi di dollari e lo sviluppo è continuo, implacabile. Negli ultimi anni sono state firmate due importanti Joint venture: una con KTM e una con Yamaha.
Ma quali sono i segreti dietro alle realtà orientali? Come sono organizzati le aziende "laggiù"? Come si lavora in catena di montaggio? Sono domande a cui è difficile rispondere senza toccare con mano. Bene, siamo volati in Cina, fino a Shangai, per visitare uno dei 6 impianti produttivi di CFMOTO, quello di Zhejiang. Dalla mensa degli operai fino al rapporto con KTM, arrivando fino alla catena di produzione.
Ecco come si lavora in CFMOTO, il reportage di Moto.it.
Siamo volati in Cina, fino a Shangai, con un compito speciale: far scoprire al pubblico italiano come lavorano i cinesi, qual è il loro metodo, a che livello sono arrivati oggi. Una responsabilità importante dato che, da sempre, c'è stato un velo di mistero dietro alla produzione di veicoli cinesi. Velo di mistero seguito anche da tanti stereotipi, scopriremo poi se fondati o meno.
Arrivati in Cina, da veri "infiltrati", la differenza con l'Europa è grande, veramente. Palazzi alti, tantissime persone e un ordine assoluto, forse fin troppo. Nella sede produttiva di Zhejiang (a circa 2 ore e mezzo da Shangai) veniamo catapultati in CFMOTO. Inizia il tour.
Il nostro tour inizia dalla mensa dei dipendenti di CFMOTO.
Una grande stanza, niente di differente rispetto a quelle italiane, dove i dipendenti di CFMOTO possono spendere la propria pausa pranzo. Il contributo per pranzare - o cenare - nella mensa è l'equivalente di 2 dollari americani. Solitamente in Cina si mangia particolarmente presto rispetto ai nostri ritmi: intorno alle 11:30/12.
L'espansione di CFMOTO è implacabile. L'impianto produttivo di Zhejiang ha una superficie molto estesa ed è composto da varie aree ed edifici, ne riportiamo solo qualcuno:
Per raggiungere l'edificio amministrativo dell'azienda (partendo dalla mensa) bisogna camminare quasi 10 minuti, sono posizionati in luoghi opposti. L'area esterna è popolata da camion che vanno e vengono, c'è molto movimento, ma tutto è in ordine.
Ancora prima di entrare nell'edificio "rappresentativo" di CFMOTO la nostra guida, Julia, ci indica 3 palazzi in costruzione. Quei 3 grandi edifici ospiteranno altri uffici dell'azienda cinese, l'espansione è velocissima.
All'interno dello stabilimento principale, abbiamo visitato anche il museo di CFMOTO, un luogo affascinante dove sono esposti i modelli che hanno fatto la storia dell'azienda. Dai primi scooter ai quad, agli scooter e alle moto più recenti, il museo offre uno sguardo interessante sull'evoluzione del design e della tecnologia di CFMOTO. In questo edificio - veramente grande - troviamo una palestra, un supermercato, una miriade di uffici e reparti. L'edificio sarà stato di almeno una decina di piani.
Pausa allo Starbucks, aziendale, e poi ci dirigiamo verso la catena di produzione. Dal "cervello" passiamo alla parte operativa, il "cuore" pulsante dell'azienda.
Il momento clou della nostra visita è stato senza dubbio l'ingresso nella catena di montaggio.
Qui, in un ambiente molto ordinato e ben organizzato, abbiamo potuto osservare come le moto prendano vita passo dopo passo. Dall'assemblaggio del telaio e del motore alla lucidatura e ingrassaggio dei vari componenti, ogni fase del processo è eseguita con molta precisione. Incredibile pensare che ogni giorno vengano prodotte più di 400 moto!
L'assemblaggio delle moto segue questo procedimento:
Lo stato della catena di montaggio è avanzato: l'attrezzatura utilizzata è all'avanguardia, i ritmi sono comunque serrati. Gli operai indossano i tappi per proteggere l'udito dato che nella linea di montaggio c'è un frastuono infernale. Non tutti indossano calzature protettive, probabilmente non è obbligatorio utilizzarle.
Il nostro tour termina con la visita dedicata all'impianto produttivo di KTM in Cina, nello stabilimento CFMOTO.
Qui il brand austriaco non porta il nome KTM poiché il marchio è già stato registrato in Cina, è stato così obbligatorio aggiungere alla fine le lettere RZR. Ci è stato vietato introdurre le telecamere in questo particolare contesto: nello specifico abbiamo assistito all'assemblaggio e alla produzione del bicilindrico 790. Intorno a questa piattaforma si stanno sviluppando altri progetti molto interessanti, ne parleremo sicuramente in futuro.
La linea di produzione è, in tutti i casi, la medesima di quella di CFMOTO. In questo ambiente i ritmi di produzione sembrerebbero più contenuti ma, in tutti i casi, l'impianto di KTMRZR sforna centinaia di motori al giorno.
La nostra visita alla fabbrica CFMOTO è stata un'esperienza particolarmente illuminante.
Gli stereotipi sulle aziende cinesi sono stati in parte smentiti, in questo caso. Abbiamo trovato un ambiente di lavoro altamente professionale, con una cura del dettaglio e una precisione di alto livello. CFMOTO sta dimostrando di essere un'azienda all'avanguardia, pronta a sfidare i colossi del settore motociclistico con prodotti validi e di buona qualità. Rivolgendosi, per ora, a un mercato di massa, con il tempo e affinando la tecnica e il know-how, vedremo sicuramente sviluppi importantissimi. In molti paragonano l'ascesa cinese a quella giapponese di qualche decennio fa, accadrà lo stesso?
E voi, cosa ne pensate? CFMOTO ha superato le vostre aspettative? Quale sarà il futuro per questa azienda cinese e il suo impatto sul mercato europeo? Vi leggiamo nei commenti!