Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Abbiamo pubblicato dieci giorni fa i dati dell’indice di traffico di molte grandi città in sei continenti. Erano dati raccolti sulla base dell’App di navigazione di TomTom: le città più congestionate vedono Londra al primo posto, poi Dublino, Toronto; Milano è al quarto posto davanti a Manila e a due metropoli indiane.
Ora il Corriere della Sera pubblica i medesimi dati, ma allargati alle prime quindici città italiane. Tempi medi di percorrenza, tempo trascorso in auto e velocità media nelle ore di punta.
Milano è naturalmente la più congestionata d’Italia: per percorrere 10 chilometri sono necessari mediamente 28 minuti e 40 secondi; 137 sono le ore trascorse in un anno dentro l’auto nelle ore di punta e 17 km orari è la velocità media di spostamento, sempre nelle ore di punta.
Al secondo posto c’è Roma con (rispettivamente) 26 minuti e 30”, 107 ore e 19 km/h; poi sul terzo gradino del podio Torino con 25 minuti e 40”, 92 ore e 20 orari. Seguono Messina (24’30”, 79 ore, 21 orari), Firenze (21’, 83 ore e 23 orari), Palermo, Catania, Napoli, Genova, Pescara.
Bologna, oggi al centro dell’attenzione per il limite imposto dal 1° gennaio a 30 orari, è all’undicesimo posto con 14 minuti e 50”, 63 ore e 32 orari; precede Trieste, Cagliari, Verona, Bari.
Nell’occasione, il quotidiano milanese pubblica anche i dati Istat sulla incidentalità (nel 2022). Gli incidenti stradali con lesioni sono stati 165.889, 454 al giorno; per il 73,4% sulle strade urbane, per il 21,5% sulle extraurbane, solo per il 5% in autostrada.
Sempre troppe le vittime: nel 2022 sono state 3.159, per l’81,6% uomini e per il 18,4% donne. I feriti ben 204.758, cioè 561 al giorno.
Quali sono state le cause? Facile, il cellulare alla guida, che nelle statistiche si traduce così: al primo posto la distrazione alla guida, che vale il 15% del totale degli incidenti registrati, poi il mancato rispetto della precedenza (13,7%) e la velocità eccessiva (9,3%).