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La famiglia Haslam e il motociclismo sono un tutt’uno formidabile. I lettori conoscono bene Leon, oggi pilota ufficiale Honda HRC in SBK e con quasi vent’anni di carriera tra le derivate in sella alle Ducati, alle Honda, alle Suzuki (secondo assoluto nel 2010), BMW, Aprilia e Kawasaki. Tutto questo con 257 partenze e cinque successi e dopo tre stagioni nel motomondiale in 125, 250 e anche 500.
Ma il padre, Ron Haslam, classe 1956, ha fatto anche di più. La sua famiglia d’origine era molto numerosa, anche i fratelli Phil e Terry (zii di Leon) correvano in moto: Ron esordì su una Norton Commando a soli 15 anni e negli anni Settanta disputò soprattutto corse nazionali, vincendo il titolo britannico 1978 della TTF1. Nei due anni successivi centrò due titoli mondiali in Formula TT, prima formula 1 e poi formula 3. Nel mondiale classico approdò stabilmente nella stagione 1983, quella del primo titolo di Spencer: Ron era nella squadra Honda e salì due volte sul podio.
Nel frattempo aveva vinto anche due volte al TT e aveva perso purtroppo in incidenti di gara i due fratelli più amati: Phil a Scarborough nel ’74 e Terry ad Assen dieci anni dopo.
Pilota veloce e coriaceo, inconfondibile per la zazzera e le lunghe basette, Ron ha corso fino al 2000. Nel 1987 fu quarto assoluto in sella alla Elf Honda, progetto francese firmato dall’ingegner De Cortanze (di provenienza F1) con soluzioni originali e la sospensione monobraccio anteriore. Con questa moto vinse anche il GP di Macao, pista dove “Rocket Ron” come era soprannominato, era imbattibile e vinse sei edizioni in sette anni con diversi tipi di moto.
Ron ha corso anche in sella alla Suzuki, nel ’90 passò alla Cagiva con Mamola e Barros, quindi Roc Yamaha, Norton Wankel e Ducati 888 nel british SBK. La sua è una grande passione: al punto che ancora nel 2000, in occasione del GP di Francia, i due Haslam tentarono di correre lo stesso GP: papà con la 500 Honda bicilindrica, Leon con la Italjet 125.
Ron è un grande appassionato di volo, nel museo di famiglia c’è anche un biplano da lui trasformato, ospita figli e nipoti nella sua fattoria e gestisce una apprezzata scuola di pilotaggio sulla pista di Donington.