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“Cosa cambierei se potessi tornare indietro? Sono domande a cui è difficile rispondere, ma col senno di poi non sarei mai andato via da Ducati”.
Andrea Iannone non usa diplomazia e risponde senza girarci troppo intorno alla domanda di Max Biaggi durante la loro diretta Instagram di domenica pomeriggio. “Adesso, comunque, sto bene in Aprilia e sono convinto che insieme possiamo fare veramente bene - ha poi aggiunto il 29 -. "L’azienda è cresciuta molto e la GP2020 potrà approfittare di questa pausa forzata per essere ancora migliorata. Prima di tutto questo incubo avevamo in programma dei test sul nuovo asfalto di Misano, ma è saltato tutto per via dei blocchi e delle restrizioni. E’ giusto, in questo momento, essersi fermati”.
Aproposito di Motomondiale, poi, il pilota di Vasto ha poi aggiunto: “Non so quando si riprenderà, francamente non riesco ad essere troppo ottimista. In Italia abbiamo iniziato a soffrire prima e forse finiremo prima, ma quando tutto qui sarà finito bisognerà vedere quale sarà la situazione negli altri Paesi. Le gare si fanno in tutto il mondo e temo che tutto questo non durerà poco, ma se tutti ci diamo da fare, se tutti diamo il nostro contributo, torneremo alla vita di sempre e, quindi, anche alle corse”. Corse che, almeno per il momento, per Iannone hanno i soli colori di Aprilia: “Ho avuto modo di provare una RS 660, una moto straordinaria. E sono molto curioso per quanto riguarda la Tuono V4 ”. Una moto che Biaggi ha guidato negli USA, ma che vorrebbe provare in pista per apprezzarne pienamente leggerezza, maneggevolezza e potenza. “una potenza che - ha detto Biaggi - va gestita e che per alcuni potrebbe essere anche troppa”.
L’Aprilia, quindi, sia nel presente di Max Biaggi, ambasciatore nel mondo della casa di Noale, sia di Andrea Iannone che, pur non negando di essersi pentito di aver lasciato la Ducati, è convinto di poter fare ancora molto bene con l’altra italiana della MotoGP. E guai, invece, a parlare di Superbike, con Biaggi che ha chiesto al pilota di Vasto se ha mai preso in considerazione l’ipotesi di un passaggio nel mondiale SBK. “Al momento no - ha affermato secco Iannone - Non ci ho pensato e non ci penso. In futuro, forse, vedremo”.
Una chiacchierata di circa mezz’ora, con i due portacolori Aprilia che hanno ripercorso le tappe delle loro carriere e gli aneddoti di due generazioni di campioni a confronto. “Quando ho iniziato ad appassionarmi alle corse - ha detto Iannone riferendosi a Biaggi - tu eri già in 500. Erano gli anni della rivalità tra te e Rossi e tra me e mio fratello. Così mio fratello era un tifosissimo di Max Biaggi e io, ad essere sincero, propendevo un po’ più per Rossi. Vale ai tempi era un ragazzino e faceva breccia in me che avevo appena sette anni. Non c’era, chiaramente, una valutazione tecnica o una competenza sulla scelta di chi tifare, ma più, appunto, una contrapposizione con mio fratello”. Quel fratello con cui Iannone ha un legame speciale, come raccontato proprio a Biaggi, ma con cui da piccolo litigava spesso, finendo sovente per prenderle e arrivando, persino, a minacciarlo “coltello in mano”.
“Quando c’è poca differenza di età - ha fatto eco Biaggi - è facilissimo litigare da bambini. E’ stato così tra me e mia sorella ed oggi vedo che è così tra i miei due figli”. La famiglia, gli aneddoti di vita, le fan che hanno tempestato di cuori ed emoji l’intera diretta e l’esperienza di questa quarantena forzata. “Mi alleno, faccio qualche lavoretto nel mio garage, tra le mie cose, le moto e i kart di una vita - ha detto Iannone - e, la sera, vedo qualche film o, avendo esaurito le serie di Netflix, mi cimento in un gioco di moto, Ride, con gli amici online. A proposito, oggi c’è stata la virtual race e ha vinto Alex Marquez”.