Il 2014 raccontato dai migliori articoli di Nico Cereghini

Il 2014 raccontato dai migliori articoli di Nico Cereghini
La nostra strenna natalizia si concentra oggi sui migliori articoli scritti per noi da Nico Cereghini. Interviste, editoriali, commenti che ci aiutano a ripercorrere a 360° il nostro 2014
27 dicembre 2014

Punti chiave

Il 2014 volge al termine, e come di consueto la nostra strenna natalizia vi ripropone il meglio di quanto abbiamo pubblicato nel corso dell’anno. Oggi vi presentiamo la selezione dei migliori pezzi che ha scritto per noi il nostro Nico Cereghini; editoriali a 360° che ci aiutano a ripercorrere il 2014 dell’attualità e dello sport, ma anche a ricordare il passato attraverso pezzi storici.

Iniziamo proprio da questi: Nico ha ricordato Hideo Kanaya, scomparso a fine 2013, ma anche il grandissimo Massimo Tamburini, che ci ha abbandonato poco dopo, in una veste inedita – due pezzi che rendono onore ad un eroe misconosciuto e ad uno ben più celebrato del motociclismo moderno. Ben più leggero il pezzo che ricorda le prove con cui Nico si è fatto conoscere da tutti noi appassionati, e quello con cui ci ha offerto qualche spunto di discussione parlando della nomenclatura delle vecchie Moto Guzzi.

Lo scatto che ha ispirato l'editoriale "Un motociclista congelato"
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Ricchissimi di spunti di discussione anche i pezzi di pura attualità. Nico ha cominciato parlandoci della situazione attuale con una bella metafora, quella del Motociclista congelato, ma con l’occhio attento del motociclista praticante ci ha dato modo di riflettere (e discutere, attraverso i nostri commenti) parlandoci dei nostri… vizietti nella quotidiana battaglia con il traffico, ma anche e soprattutto dei pericoli che dobbiamo affrontare tutti i giorni per colpa di chi continua a guidare nonostante la vista non sia più la stessa di una volta, o chi non pensa al pericolo a cui ci può esporre con sagome sporgenti di ogni genere. Senza dimenticare uno sguardo ai paesi vicini, in cui la sensibilità motociclistica è un po’ più sviluppata, ma anche un pezzo di colore – anzi, di rumore – che ha dato vita ad un grande fermento: qual è la moto con la voce più bella per ciascuno di noi?

Da non dimenticare assolutamente poi l’intervista a Lino Dainese che, in un momento estremamente complesso per l’azienda da lui fondata, ci ha spiegato i perché dietro alle scelte di un’azienda che deve giocoforza cambiare per guardare al futuro, globalizzandosi e preservando quegli investimenti che l’hanno portata all’avanguardia in diversi settori.

E chiudiamo con lo sport, argomento fra i più interessanti, riguardo cui Nico quest’anno si è dimostrato spesso quasi profetico andando spesso ad anticipare argomenti caldi. Alla Dakar è balzato agli onori della cronaca il gioco di squadra a favore di Roma che ha penalizzato Peterhansel. Un argomento che si sarebbe poi riproposto con grande importanza nel finale del Mondiale Superbike, con i team Kawasaki ed Aprilia costretti a gestire situazioni difficili fra i rispettivi compagni di squadra.

Nico ha lodato lo stile di Guintoli ben prima che gli fruttasse un titolo iridato con la splendida gara del Qatar
Nico ha lodato lo stile di Guintoli ben prima che gli fruttasse un titolo iridato con la splendida gara del Qatar

Quasi profetica l’attenzione dedicata ai futuri campioni del mondo con i pezzi dedicati ad inizio anno allo stile di Sylvain Guintoli e alla famiglia Marquez. Ovvia la celebrazione della vittoria del nostro Valentino Rossi nella gara di Misano ma anche una riflessione, con tirata d’orecchi inclusa, in merito all’incapacità di conciliare i calendari sportivi con eventi che potrebbero dare un’ulteriore spinta promozionale a quel business di cui i nostri sport, costosi per definizione, hanno grande bisogno…