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Le parole chiave dei primi tre flaconi di olio venduti con il brand di eni sono: “risparmio nei consumi”, “rispetto dell’ambiente”, “protezione del motore”. Per adesso il cane a sei zampe ci ha portato la linea di olii per auto, ma noi siamo in attesa di quelli specifici per le moto. Arriveranno presto e arriveranno direttamente dal mondo racing dove eni è presente in modo importante: sponsor e fornitore tecnico per la Moto2, fornitore del team di MotoGP Pramac (De Puniet e Capirex), "title sponsor" del MotoGP di Sachsenring e del Gran Premio di Formula 1 di Ungheria.
Eni è per dimensioni la prima realtà economica italiana: presente in 77 paesi del mondo con circa 78.000 dipendenti, si occupa in ambito petrolifero e dei gas naturali, di ricerca dei pozzi e dei giacimenti, dell'estrazione, della produzione, e del trasporto fino alla trasformazione e commercializzazione.
A capo della divisione di Refining & Marketing (che traduco in raffinazione e commercializzazione di olii e benzine) c'è un Ingegnere meccanico, in eni da 30 anni, Angelo Fanelli, che sottolinea l'importanza che rivestono i lubrificanti nel mondo eni con queste parole: «Per noi i lubrificanti sono un biglietto da visita della tecnologia e della ricerca della nostra azienda. Grazie a questo elemento riusciamo a collaborare con costruttori di auto e di moto adeguando ed evolvendo di volta in volta la nostra gamma prodotti. Bellissimi sono gli accordi con il Gruppo Pramac, che ci porta vicino agli ambienti MotoGP e alla Ducati, e quelli con il Gruppo Piaggio che sono di ambito sportivo e commerciale» (ndr: eni è fornitore e sponsor anche di Aprilia Racing nel campionato Superbike) .
«La nostra produzione d'olio - aggiunge Fanelli - non è semplicemente legata alla realizzazione dell'olio in sé. Noi, infatti, produciamo anche gli addittivi che vanno a comporre gli oli, rendendo estremente ampia, versatile e costantemente allineata alle nuove normative la nostra produzione. Da 84 anni produciamo e vendiamo lubrificanti nel mondo e da oggi li produciamo con un nuovo brand, che si chiama eni.»
Questo del nuovo brand, che in italia sostituisce il marchio Agip, ma che a livello mondiale vuol dire molto di più, è, per la comunicazione eni, il tema più importante in questo periodo. Si parla di "rebranding". Per dare maggiore efficienza al proprio marchio, e per una chiara identificazione è in corso una omogeneizzazione dell'immagine eni in 70 paesi e nei diversi settori in cui opera. Una omogenea identità visiva per una "energy company" a tutto campo operando nei settori degli olii, dei carburanti, di luce e gas.
Il cane a sei zampe nasce con la costituzione di eni, nel 1952. Il significato di questo cane che va in avanti con sei zampe motrici, ma guardando indietro, e la sfida di affidare ad esso le attività di eni, viene dato dall'Amministratore Delegato, il Dott. Paolo Scaroni: «Il cane a sei zampe dà vita ora ad una nuova storia, raccontata al futuro. I significati da sempre riconosciuti al mondo Agip vengono finalmente portati in dote al marchio eni, che si arricchisce di un senso assolutamente nuovo di freschezza e di amicizia, senza rinunciare alla riconosciuta autorevolezza.
L’integrazione in un unico segno di tutte le realtà permette di assegnare rappresentazione univoca e, di conseguenza, di parlare una lingua unica con qualsiasi interlocutore, ad ogni latitudine. Il cane a sei zampe torna libero, il suo rapporto con il box giallo genera una sorta di linea d’orizzonte, in grado di comunicare un senso di dinamismo, che gli è proprio già dai bozzetti di Broggini. La scritta è composta sempre con un carattere filettato, completamente ridisegnato, e impiegato esclusivamente nella versione minuscola: un dettaglio, che però dice molto rispetto alla vocazione al dialogo, al rapporto paritario, da sempre presenti nel modo d’essere di questa azienda. Ancora una volta, memoria e futuro.»
Per chi volesse approfondire le logiche per le quali si è affidato al cane a sei zampe, simbolo dell'energia italiana, il compito di portare eni in giro per il mondo suggerisco un filmato suggestivo.
Per i buongustai si segnala che le aree di rifornimento saranno caratterizzate dalla presenza degli eni cafè. Questi costituiranno la più importante rete di ristoro in italia per mangiare prodotti di qualità anche nelle brevi soste di viaggio. (... di livello e "tutti italiani" il prosciutto crudo, il gorgonzola e le mozzarelline che verranno proposte).
Per chi ama le belle storie, consiglio di andare a vedere "il cane a sei zampe", sul sito eni a questo indirizzo.
Si pensi soltanto che il cane a sei zampe nasce da un concorso indetto nel 1952 da Enrico Mattei con un montepremi di 10 milioni di lire. Cifra record per l'epoca. Al concorso parteciparno 4.000 progetti grafici. Nella giuria nomi quali Gio Ponti e Mario Sironi.
Sempre nel segno dell'arte il trofeo che rappresenta il cane a sei zampe, opera del designer Antonio Pio Saracino, per il MotoGP di Germania.