Il collaudatore Ducati è morto durante la riabilitazione

Marco Berti, il collaudatore della Ducati Diavel rimasto coinvolto in un incidente, è morto lunedì in circostanze da chiarire. La magistratura indaga i medici che ne seguivano la riabilitazione
19 ottobre 2010

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Il Resto del Carlino
riporta una notizia di cronaca assai triste. Si è spento Marco Berti, 35 anni, residente a Castel Maggiore, in circostanze tutte da chiarire.
Il giovane lavorava come collaudatore alla Ducati e proprio mentre provava uno dei prototipi del nuovo modello ‘Diavel’ aveva avuto un incidente, scontrandosi con un’auto a Imola.
Dallo schianto, avvenuto il 6 settembre, il centauro era uscito con una prognosi assolutamente non preoccupante. Operato in Ortopedia al Maggiore, era stato dimesso e aveva cominciato la riabilitazione all’ospedale di Montecatone, vicino a Imola.
E proprio durante la terapia riabilitativa nella struttura imolese, centro di eccellenza a livello italiano, la situazione è improvvisamente (e inspiegabilmente) precipitata.

Marco è morto, stroncato da un arresto cardiaco fulminante. E il pm Orsi ha aperto un’inchiesta che al momento conta 11 indagati: 4 medici del Maggiore, del reparto di Ortopedia, e 7 camici bianchi di Montecatone.
L’accusa è per tutti omicidio colposo. Si tratta di un atto dovuto, necessario per eseguire gli accertamenti che dovranno stabilire la causa della morte del 35enne con le dovute garanzie per gli indagati. Ieri sono partiti gli avvisi di garanzia. Il pm lunedì conferirà l’incarico per l’autopsia al medico legale Elisa Righi di Imola, che sarà affiancata dai periti di parte. Bisognerà capire se i medici del Maggiore hanno operato nel modo giusto e se quelli di Montecatone hanno attuato pratiche riabilitative e rianimatorie (al momento dell’attacco cardiaco) corrette.

Marco Berti era un centauro provetto, lavorava in Ducati. Era sposato da pochi mesi e viveva a Castel Maggiore.


Fonte: Il Resto del Carlino

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