Il Concorso di Villa d’Este: i 50, sogno di gioventù di intere generazioni

Il Concorso di Villa d’Este: i 50, sogno di gioventù di intere generazioni
A Cernobbio impazzano le auto, ma c'è tanto spazio anche per le due ruote (special e bellissime storiche). Nel 2017 presenti anche i 50 che hanno fatto sognare negli anni 60
29 maggio 2017

Lo confesso subito, sono andato anch’io per le quattro ruote e per far vedere a mio figlio come il passato dell’automobile sia stato carico d’inventiva nel design, creando forme oggigiorno impensabili.

Poi ho scoperto che il pubblico al sabato non può vedere le auto del concorso, ma solo, si fa dire, le auto all’asta di RM Sotheby’s ; per fortuna ho realizzato soprattutto che le moto hanno la loro parte nel Concorso di Villa D’Este, sia quelle in concorso che quelle all’asta, e ce ne sono per ogni gusto divise in varie categorie:

Classe A. “Sogni e avventure – Motociclette degli anni Venti e Trenta per il Grande Viaggio”
Classe B. “Le alternative – Gli scooter degli anni Cinquanta che non provengono dai leader di mercato”
Classe C. “Le originali – La Street Scrambler anni Sessanta dal Giappone”
Classe D. “Made in Europe – Le Four degli anni Settanta con un nuovo look”
Classe E. “Il design della motocicletta – Nuove concept bike e prototipi”

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Ma più di altre mi han colpito i cinquantini della speciale mostra dedicata a “Sogni di gioventù – La sportiva da 50cc nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta”, semplicemente spettacolari per varietà e ricercatezza, MV, MotoMorini, Bianchi, Malanca , Mondial e altre ancora.

Inutile annoiarvi con la lista e dettagli tecnici delle moto in concorso e all’asta, che vanno ben oltre la mia esperienza “automotociclistica”. A Villa Erba, la dependance aperta al pubblico del Concorso, dovete andare anche alla cieca, se siete persone che ritengono che l’arte si esprima anche con fusioni e lavorazioni meccaniche, ben funzionanti e perfettamente oliate.

La selezione dei modelli in concorso, così come all’asta, è di un ricercato per palati finissimi, se non siete dei cultori della storia motociclistica sarà un’esperienza persino più gratificante nello scoprire, con l’ingenuità, di un bambino quanti veicoli sorprendenti siano stati costruiti nel passato e con quale cura del dettaglio costruttivo o con quale fantasia nel disegno.

Dal prototipo da salone alla MV da gran premio, dalla Honda Egli allo scooter Maserati, con l’aggiunta di un passato di prodotti e marchi italiani semplicemente imbarazzante nei confronti del presente; l’anno prossimo andate a Cernobbio perché siete motociclisti, basta e avanza, se poi vi avanza tempo qualche distrazione per le quattro ruote la troverete facilmente

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