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Motorfest 2023 chiuso da quasi un mese, lo so. Ma, anche se la dodicesima edizione dell'evento siciliano è andata in archivio con la consueta aria di festa, di leggerezza e di sana euforia che questo genere di raduni concentra, io prendo sempre un po' di tempo in più per guardare da lontano e cercare di farmi influenzare il meno possibile dagli entusiasmi, per cui approfitto di una bella domenica mattina per raccontarvi come è andata.
Noi di Moto.it eravamo lì con il nostro partner Ducati Catania, che durante i due giorni all'Autodromo della Valle dei Templi ha messo a disposizione una Multistrada V4, una nuova Scrambler 800 e una Hypermotard per dei test ride nelle strade tra Racalmuto e i paesini limitrofi. Inutile dirvi che nell'insieme della vera e propria festa custom e special che rappresenta il cuore dell'evento, le moto di Borgo Panigale hanno riscosso un grande successo ma quello che è da sottolineare è l'aver avvertito un'atmosfera piena di passione a 360° per la moto, grazie anche alla presenza di famiglie e non solo di bikers tatuati o di pin up. Molti gli amici – e qualche collega - che abbiamo rivisto con piacere quasi che darsi appuntamento a metà luglio sfidando il caldo del centro della Sicilia sia ormai una consuetudine estiva.
Un week-end quindi di prove libere in pista ma anche di show burlesque, bike wash, drifting e di concerti serali, spettacoli di stunt e tutto quanto possa rimettere – semel in anno – in pace la nostra voglia di vita da biker. Insomma, nello stesso periodo in cui il nostro Fabrizio Partel faceva l'Harleista per 24 ore, chi scrive si è sentito in diritto di portare le Ducati a prendere parte a una festa dei motori a tutto tondo (c'erano anche le auto da fuoristrada, gli amanti degli impianti audio superpotenti e molto altro...) e non solo del mondo a stelle e strisce.
Bello e ricco di oltre 70 moto il bike show, con presenza di preparatori da un po' tutta l'Italia: Boccin Cycles da Venezia, Meccanicamente da Cormano, Wild Wheels Garage da Genova, i milanesi American Dreams e Space Kustoms, Stile Ostile da Salerno e ancora Moto Marinelli da Roma. Vince la Divaria del customizer italo-belga Pepe Lazzara (considerato il padre dello stile “Chicano” in Europa), eletta Best in Show dall'autorevole consesso di colleghi specializzati, capitanati da Fred Krugger, il preparatore belga con una grande esperienza e plurititolato (due campionati del mondo AMD e sei volte sul podio) che a valle della premiazione per le realizzazioni più interessanti del Motorfest ho tentato con un giro in moto nei dintorni dell'Autodromo, tanto per fare due chiacchere e avere il piacere di condividere la strada con un personaggio del suo calibro.
Lui sulla Scrambler 800, io sulla Hypermotard, nei 40° di un pomeriggio domenicale per strade quasi deserte: in Sicilia la domenica d'estate la gente o va al mare o riposa. Parcheggiamo le due Ducati all'ombra di una chiesetta a pochi passi dalla scultura che ricorda che Racalmuto è il paese di Sciascia, ci sediamo sull'uscio e iniziamo a parlare. Tra motociclisti, senza nulla di stabilito.
Fred “Krugger” Bertrand fa da 25 anni il lavoro di customizer, alternandosi tra auto e moto, noi ve abbiamo parlato diverse volte: molto bella la sua interpretazione della Yamaha SR 400, o la Nurbs su base K1600 sei cilindri capace di vincere l'AMD 2014, tanto per fare due esempi.
Fred, pensi che sia possibile per tutti entrare nel mondo delle special come bike builder? “Se vuoi, puoi: nelle mie realizzazioni io parto sempre da zero con tubi, pochi attrezzi e nessuna costosa macchina CNC, ma devi metterci il cuore e l'anima”
Fred non si definisce un artista, come spesso gli viene suggerito: “Io mi limito a costruire motociclette”, ma una delle cose che lo inquietano di più in relazione alla possibilità di continuare a produrre delle special, è la necessità che queste moto siano sicure, guidabili e conformi alle norme di legge “cerco di restare positivo su questo argomento (le technical inspections n.d.r.), certamente diventerà sempre più difficile. Non so se diventare paranoico su questo tema o cercare una soluzione, ma per me alla fine non è un grande problema, perché lavoro da solo e ho un piccolo workshop ma per le industrie di questo settore che hanno molti dipendenti, può essere dura. Per me non è un grande problema, posso sempre costruire “art for art” (difficile da tradurre, ci provo: show bike non omologabili n.d.r.), sculture da mettere in giardino, e posso facilmente trovare un budget molto grande per costruire da zero un'automobile il cui budget è generalmente 10 volte quello necessario per una moto. Ma il mio problema è che la nuova moto deve essere migliore della precedente e le ore di lavoro diventano sempre di più, per esempio se devo partire da un foglio bianco ho bisogno di un minimo di 1200 ore di lavoro e se le moltiplichi per i costo orario sono un sacco di soldi. Credo che l'unico al mondo capace di costruire una moto da zero, un prototipo, non una moto destinata alla serie, sia Max Hazan a Los Angeles. Fino a pochi anni fa io ho costruito delle automobili pazzesche come la Bentley 6.000 cc bi-turbo e qualcuno dice che il mio cuore non è più legato alle moto, ma si sbaglia di grosso perché la mia attività preferita è costruire motociclette, ma devi avere un minimo di budget per fare un buon lavoro e negli ultimi tre anni ho avuto richieste solo per le auto. La mia prossima moto sarà un progetto personale, con l'obiettivo di mostrarla al Born Free negli Stati Uniti”.
Sulle moto elettriche: Ebbi una richiesta circa 10 anni fa da un'azienda canadese per una moto elettrica: in questo caso hai l'opportunità di lavorare con un powertrain totalmente diverso da quello a benzina, devi usare il tuo cervello per fare qualcosa di diverso dalle moto che conosciamo da un secolo e l'idea all'inizio era quella di mettere il motore sulle ruote, o utilizzare lo spazio lasciato libero dal motore a combustione interna per riporre il casco, ma il progetto alla fine fu cancellato, non ricordo perché, e mi dedicai a qualcos'altro”.
Cosa pensi del Motorfest?: “La gente è molto amichevole, è quasi come un evento del passato, del secolo scorso! Qui in Sicilia sai che si sarà certamente il sole e per me che vengo dal Belgio è una buona opportunità anche per prendere un po' di abbronzatura... Michelangelo (Romano, organizzatore del Motorfest n.d.r.) mi ha chiesto di venire quando ci siamo visti a Verona (Motor Bike Expo n.d.r.) e per me è quasi come una vacanza, sono molto felice di essere qui”. Sulle moto in concorso: “Le qualità delle moto dello show è piuttosto buona, ovviamente non ci sono così tante moto come negli show americani, ma è molto bella l'atmosfera e mi piace molto il Motorfest si tenga in un Autodromo perché io sono cresciuto in pista e vivo a 10 minuti da Spa, è decisamente la mia atmosfera preferita”.
Che suggerimento daresti ai customizer che hai visto qui? “Darei lo stesso suggerimento che ho avuto fin dall'inizio della mia attività: lavorare duro, credere in te stesso e fare quello che si vuole con il massimo della qualità, naturalmente cercare di fare qualcosa di diverso dagli altri è sempre meglio, bisogna cercare di essere “out of the box”, prendere più rischi di quelli che invece fanno copie di copie di copie... talvolta andrà bene, altre volte perderai, ma è l'unica possibilità di mettersi in evidenza”.
Se dovessi costruire costruire una sola moto, domani mattina: che moto sceglieresti?
“A modern bike?”, chiede Fred. “Yes”, rispondo.
“È dura, perché hai un sacco di elettronica ed è una grande sfida includerla tutta in una customizzazione e odio le moto troppo grosse. Se dovessi scegliere, prenderei una KTM Supermotard e ne farei una replica in stile Steve McQueen, ne ho fatta una partendo da una Husqvarna 510 SMR per le road race in Belgio, ed è stato molto divertente perché avevo anche tutto l'abbigliamento in stile Steve McQueen ma la moto era potentissima e veloce, la gente era sorpresa! Oppure fare un old-school chopper, non ne ho mai fatto uno! Mi hai fatto una domanda cattiva (ride n.d.r.) ci sono così tante possibilità, così tante cose da realizzare... questo è il mio problema, mi piacerebbe costruire un sacco di moto ma lavoro da solo, ho bisogno di tempo, devo scegliere sempre il compromesso tra prezzo, piacere nel costruire la moto, accordi con il cliente, ma l'ispirazione non è mai un problema: ho sempre tantissime idee”.
Foto Fred Krugger gentilemente concesse da thierrydricot.be