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Dopo il via libera del Senato il Governo è stato autorizzato dal Parlamento a intervenire per combattere la crisi nata dalla pandemia di Covid-19 attraverso un ulteriore scostamento di bilancio nella misura di 25 miliardi di euro da distribuire all'economia attraverso il Decreto Agosto.
Parte di questi fondi, ha dichiarato il Ministro Gualtieri, saranno destinati al mercato automotive - probabilmente sotto forma di incentivi - e su questo aspetto sarà importante quanto contenuto nella risoluzione presentata dai Capigruppo di maggioranza sul Programma Nazionale di Riforme 2020, anch'essa appena approvata da entrambe le Camere.
Il Ministro intervenendo in Senato ha ricordato che i tre scostamenti di bilancio, di cui quello approvato ieri è soltanto l'ultimo per i quali il Governo ha chiesto l'autorizzazione, valgono in totale "6 punti percentuali di Pil di maggiore indebitamento. Si tratta di uno sforzo enorme ma reso necessario dalla portata della crisi, per sostenere i lavoratori, le imprese e le famiglie colpiti duramente dalla pandemia" e, ha aggiunto, "di questi 100 miliardi, circa 35 sono andati e andranno per il lavoro e gli ammortizzatori sociali, più di 40 miliardi per le imprese, più di 12 miliardi per le Regioni e gli enti territoriali e più di 11 miliardi per sanità, scuola e servizi sociali".
Il punto, come abbiamo ricordato anche qui, è proprio che mentre le risorse provenienti direttamente dalla EU (pensiamo principalmente al Recovery Fund o al MES) hanno una latenza dovuta ai loro processi approvativi e di reperimento dei fondi e potrebbero vedersi erogati soltanto tra alcuni mesi, uno scostamento di bilancio nazionale - in soldoni: un aumento del debito pubblico autorizzato dalla Commissione Europea a seguito di eventi eccezionali come la pandemia - rende subito disponibili le somme e permette di intervenire con tempestività nei confronti di quei settori che il Governo discrezionalmente ritiene meritevoli di aiuti a seguito dell'emergenza sanitaria che ha travolto l'intera economia nazionale.
Abbiamo già visto che, con i precedenti Decreti Rilancio e Liquidità, il comparto moto ha ricevuto come sostegno diretto da parte del Governo soltanto la lodevole iniziativa dei contributi per l'acquisto di moto e scooter a trazione elettrica. Resta tuttavia il dubbio se il mercato motociclistico "tradizionale" saprà risalire la china post lockdown e recuperare su base annuale i volumi di vendita persi durante gli oltre due mesi di stop. È certamente vero che il bimestre giugno-luglio ha portato risultati di vendita esaltanti, ma è altrettanto certo che si è ancora lontani dall'obiettivo che le Case e i concessionari si erano posti per il 2020: regna l'incertezza sulle vendite autunnali e, tra l'altro, EICMA quest'anno non si terrà e potrebbe quindi mancare il suo consueto effetto di traino sulle vendite, in questo caso di inizio 2021.
Insomma, la situazione appare tutt'altro che definita e l'appello di ANCMA all'esecutivo per stimolarlo a prevedere incentivi anche per le moto e gli scooter è rimasto, ad oggi, senza seguito: le speranze del settore sono riposte nel prossimo Decreto Agosto previsto in uscita presumibilmente entro il 6 agosto e che nelle sue pieghe potrebbe accogliere anche gli aiuti dedicati al settore motociclistico.