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Del lancio del film documentario “Il Mago Mancini”, che narra la storia dell'ex pilota e tecnico pesarese Guido Mancini, ne abbiamo parlato qui quando la pellicola venne presentata al Motorcycle Film Festival di New York a settembre dell'anno scorso.
Il docu film girato da Jeffrey Zani racconta i primi chilometri in pista di cinque futuri campioni fra il 1987 e il 2009, a volte alla guida di moto artigianali come la stessa TM-Mancini di Loris Capirossi o la Sandroni di Valentino Rossi. Oltre ai due campioni sopra citati, Mancini ha lavorato anche con i giovani Andrea Dovizioso, Franco Morbidelli e Romano Fenati.
Il film è ora disponibile in lingua italiana su Netflix, il noto canale per lo streaming di film e serie TV via internet.
Dopo anni di silenzio e distanze, Mancini incontra i suoi piloti e ricorda di fronte alle telecamere la passione e i sacrifici dei loro esordi. I 55 minuti del documentario alternano gli incontri a immagini di repertorio inedite, alcuni frammenti della quotidianità di Mancini, riflessioni sul mondo delle corse e attimi di pura ironia.
«L’obiettivo del documentario – racconta Zani, che è stato affiancato nella realizzazione del film dal direttore della fotografia Davide Farabegoli - è portare lo spettatore alla riscoperta di un personaggio che, lontano dalla luce dei riflettori, ha avuto un ruolo fondamentale in questo romantico e affascinante sport che è il motociclismo. Abbiamo voluto far ripercorrere agli attuali campioni quella che è stata una fase chiave delle loro carriere, vissuta all’epoca da adolescenti che inseguivano un sogno e hanno trovato qualcuno in grado di fornirgli i mezzi per farlo, trasmettendogli innanzitutto il giusto spirito».
Questa è la terza pellicola di Zani dopo “Scuderia Filibusta” e “Morbidelli - storie di uomini e di moto veloci”.