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Ai microfoni di Alberto Capra e Moreno Pisto, il manager di Andrea Dovizioso ha detto la sua sul futuro del pilota Ducati e sulle scelte della scuderia di Borgo Panigale: “Il 2020 ultimo anno di Andrea in Ducati? Diciamo che non ci stiamo pensando in maniera ossessiva. Vogliamo vedere gli sviluppi del progetto di quest’anno e iniziare la stagione il prima possibile”. E poi ammette: "Abbiamo parlato con altri team". Alla domanda 'quali sono questi team' ha risposto: "Non posso dirlo, ma noi parliamo con tutti...".
Che Ducati si sia guardata intorno in previsione del mercato piloti 2021 non è certo un segreto, considerando che la competizione tra scuderie ha portato Yamaha ad accelerare i tempi e mettere sotto contratto Viñales e Quartararò con un anno di anticipo.
“Non è una situazione frustrante – commenta Battistella – le scuderie si guardano intorno, e questo non vuol dire che noi non abbiamo parlato con altri team durante l’inverno. Yamaha da parte sua ha fatto bene ad accelerare i tempi e bloccare i due piloti che stanno interpretando al meglio le potenzialità della moto”.
Un 2021 quindi tutto da definire per Dovizioso che potrebbe pensare a un futuro in un’altra scuderia ma che, prima di qualsiasi scelta, non si fa aspettative sulle altre moto.
“Non vuole fare l’errore del passato – commenta Battistella – e sa benissimo che serve salire su una moto per dire se può essere affine a te, al tuo modo di guidare”. Anche se spende parole molto buone su Suzuki: "Sta crescendo davvero bene".
Battistella ha detto la sua su Undaunted, il docufilm su Andrea Dovizioso, in cui traspare il carattere del pilota, la sua sofferenza e la sua costante voglia di migliorarsi.
Un documentario in cui c’è tutto il carattere di Andrea, il suo bisogno di sapere, di conoscere i dettagli di quello che succede intorno a lui e quel suo essere “coach di se stesso” che potrebbe trasformarsi in un’arma a doppio taglio.
“Avere sicurezza in se stessi è un fattore comune a quasi tutti i piloti – commenta Battistella – se non fosse così non farebbero i piloti. È difficilissimo che ti dicano “ah si, scusa ho sbagliato” se non gli porti le prove di quello che dici, però questa è la loro forza”.
Una forza che nel documentario viene a patti con la sofferenza, con l’insoddisfazione e con le critiche all’interno del team.
“Si vede il rapporto con Dall’Igna, il confronto e le critiche non sono censurate, perché anche questo fa parte della storia del pilota”.
Il secondo ospite della puntata di Sembra Moto.it è stato Carlo Vanzini, voce della Formula 1 di Sky, con cui si è parlato della monoposto Ferrari vista durante i test invernali a Barcellona e di un possibile slittamento della stagione a causa dell’emergenza coronavirus.