Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Secondo i dati raccolti e diffusi da MotorCycles Data, società italiana specializzata nelle analisi dei mercati motociclistici mondiale, nel primo trimestre di quest'anno si sono registrate in Europa 341.869 vendite di due ruote.
Significa un aumento dell'8,1% rispetto allo stesso periodo del 2021, ma con marzo in positivo soltanto per il 2,5% dopo che gennaio era partito con il vento in poppa: +22%.
Ricordiamo che nell'intero 2021, secondo i dati ACEM che riguardano i primi cinque mercati continentali che valgono l'80% del totale, si sono registrare circa 950.000 immatricolazioni: +7,8% sul 2020, che a sua volta era cresciuto a livello europee dell'1% nei confronti di un 2019 esente dagli effetti della pandemia.
L'analisi offerta da MotorCycles Data è più completa in quanto considera tutti i Paesi europei e non soltanto quelli dell'Unione (più UK) monitorati da ACEM e tiene conto anche degli ATV oltre che dei tre ruote, delle moto, degli scooter e dei ciclomotori.
Le prospettive per il 2022 davano un rialzo, nel senso che si prevedeva che i mercati avrebbero mantenuto quest'anno lo slancio mostrato nel 2021 e questo grazie alla ripresa economica, alla crescita della domanda di mobilità e all'espansione della mobilità elettrica.
Tuttavia nessuno, a eccezione forse di pochi analisti, si aspettava l'invasione dell'Ucraina e le relative penalizzanti ricadute su energia, industria e da ultimo sull'economia in genrale.
L'inflazione in forte crescita finirà per ridurre il potere di acquisto nel medio periodo e nel breve sta già pesando l'aumento del costo dei carburanti.
Peraltro a livello mondiale il primo trimestre di quest'anno ha visto le vendite in aumento in molte aree, dall'India agli Stati Uniti, dalla Thailandia al Brasile, dal Vietnam all'Australia.
Quanto il futuro sarà fosco, anche per la vendita delle due ruote, dipenderà in grande misura dalla durata del conflitto in corso.
fonte MotorcyclesData.com