Il paese delle meraviglie

Vi mostriamo in esclusiva la Collezione Bevilacqua che raccoglie le più belle moto da GP e SBK. Dai prototipi di Tamburini fino ai bolidi di Stoner e Bayliss
24 dicembre 2008


Civita Castellana (Viterbo)
Abbiamo conosciuto Genesio Bevilacqua, sponsor e direttore generale del Team Hannspree Honda Althea che partecipa ai mondiali Superbike e Supersport, agli inizi del 2008. Althea è la sua azienda di ceramiche, una realtà imprenditoriale da lui creata e gestita con successo. Di recente abbiamo partecipato all'inaugurazione della sua mostra di moto da competizione, un'incredibile collezione di motociclette che hanno fatto la storia del motociclismo sportivo.

La storia del motociclismo passa di qui
Genesio ha esposto le moto in un ambiente molto bello a Civita Castellana, in provincia di Viterbo, all'interno della sua azienda. Maya Cohen della Maya Design lo ha aiutato a realizzare quello che può essere considerato un Paradiso per chi come noi ama le moto, le gare, la loro storia.
Elencare tutte le moto che abbiamo potuto toccare e ammirare sarebbe troppo lungo e vi rimandiamo alle immagini a corredo di questo articolo.

Per rendere l'idea di cosa comprende la collezione Bevilacqua, citeremo la Ducati GP 07 con la quale Stoner ha vinto il mondiale GP nel 2007, la Ducati GP 08 sempre utilizzata da Casey quest'anno (quella, per intenderci,  con i numero 1 sulla carena), la Ducati GP 05 di Capirossi, la Ducati 1098 F8 con la quale Troy Bayliss ha vinto il recente mondiale Superbike (sì, proprio quella usata dal campione australiano a Portimao, con la bandiera australiana su sfondo bianco), la Norton Manx  500 con la quale Geoff Duke vinse il campionato mondiale nel 1951, la Cagiva 500 V594 guidata da John Kocinsky nel 1994, la Suzuki  500 RG con la quale Marco Lucchinelli ha conquistato il mondiale nel 1981, la mitica Ducati con la quale Spaggiari si classificò secondo nella 200 Miglia di Imola nel 1972, le due Honda RS 125 con le quali Loris Capirossi vinse il mondiale nel 1990 e nel 1991, la Honda RS 250 con la quale sempre Loris giunse secondo nel mondiale del 1993.

Le moto dei campioni e l'amicizia con Paolo Pileri
Tutte moto assolutamente originali, quelle che veramente hanno corso in pista, condotte da piloti che hanno fatto la storia del nostro sport.
Ci sono poi quelle alle quali Genesio tiene maggiormente, essendo appartenute al suo grande e compianto amico Paolo Pileri. Parliamo della Motobi 125 del periodo nel quale il motociclismo - come dice lo stesso Bevilacqua - era fatto di furgoni, tende e panini, della Morbidelli 125 con la quale Pileri vinse il mondiale nel 1975, della Bimota-Yamaha 250, una delle prime creazioni di Massimo Tamburini, utilizzata dal pilota ternano nel campionato italiano.

Si prosegue con la MBA 250 V52, unico esemplare esistente di questa moto realizzata dalla Morbidelli Benelli Armi e sviluppata da Pileri nel 1984-85. L'amicizia tra Paolo Pileri e Genesio Bevilacqua, come lui stesso scrive  nel suo libro "La passione secondo Genesio" (realizzato in collaborazione con Claudio e Fabrizio Porrozzi), è stata una tappa fondamentale della sua vita.

Genesio instaurò con il taciturno pilota ternano un'amicizia profonda, che gli permise di "apprendere veramente tutto quello che c'era da capire su una moto - sempre citando il suo libro - e quello che in vent'anni non aveva avuto modo di apprendere da solo".
Pileri aiuta Bevilacqua anche nella sua attività agonistica, svolta per pura passione. I due si integrano alla perfezione e condividono la grande passione per le moto. 
La serenità di Paolo accende sempre di più la passione di Genesio.  Purtroppo, come sappiamo, Pileri non c'è più e Bevilacqua ha voluto proprio con questa sua mostra rendere pubblico e visibile quello che Paolo probabilmente non ha mai mostrato prima in vita.
Una collezione che rappresenta quindi la sintesi di un percorso sportivo e di una grande amicizia.

La passione accende i motori

Bevilacqua non si limita ad acquistare ogni anno nuove moto per la sua collezione, ma le riporta nel loro ambiente naturale: la pista
A Magione siamo stati testimoni di una indimenticabile giornata ed abbiamo potuto risentire il ruggito della 65 di Capirossi, l'assordante voce della Cagiva di Kocinsky ed abbiamo salutato con un poco di nostalgia alcuni giri di pista di Gallina alla guida della Suzuki 500 di Lucchinelli

Cos'altro si può aggiungere? Della collezione fanno parte anche la Ducati di Max Biaggi, quella di Ruben Xaus e quella di Fogarty e altre ancora che da sole farebbero la felicità di ogni appassionato. Le sale della mostra sono piene di libri dedicati alle moto esposte, di caschi e tute, di trofei vinti sia da Pileri che da Genesio.
Come bambini in un negozio di giocattoli abbiamo girovagato a lungo estasiati dalle moto. Purtroppo in poche ore abbiamo potuto vedere e apprezzare solo una minima parte del "tesoro" di Civita Castellana. Ogni moto, ognuno degli oggetti esposti meriterebbe molto più tempo per essere pienamente apprezzato.

Certamente torneremo a trovare Genesio per rivedere le sue moto meravigliose, che raccontano i luoghi e le storie più belle del motociclismo.

Carlo Baldi

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