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«Ospitare la massima serie del campionato motociclistico avrebbe costi molto più ridotti rispetto alla massima serie automobilistica». Lo ha ribadito il consigliere regionale della Lega Nord dell'Emilia Romagna, Daniele Marchetti, presentando una interrogazione in Regione. «L'autodronmo Enzo e Dino Ferrari di Imola ha ottenuto la certificazione necessaria a ospitare le gare motociclistiche e nel 2016 scadrà il contratto che lega la MotoGP con il circuito di Misano Adriatico».
Non è la prima volta che da Imola si guarda alla concorrente Misano. D'altra parte già in passato Imola ha ospitato il motomondiale e, fino al 2006, è stata sede del gran premio di Formula 1. Poco dopo la sua rielezione a primo cittadino di Imola, Daniele Manca (PD) aveva dichiarato che l'autodromo sarebbe stato pronto a riaccogliere la MotoGP durante la presentazione del piano strategico dell'autodromo Enzo e Dino Ferrari per il triennio 2014-2016.
Lo scorso luglio il direttore dell’autodromo di Imola Pietro Benvenuti, in un’intervista rilasciata al settimanale “Sabato Sera”, aveva commentato in questo senso positivamente l'ingresso di Fausto Gresini nel consiglio di amministrazione della società che gestisce il Santerno (Formula Imola) dicendo che « Fausto è un grande imprenditore ed è il personaggio imolese del Motorsport con più titoli e capacità, lui crede in quello che fa, ha una grande passione e idee concrete. Il suo ingresso nel consiglio per noi è fondamentale».
Il circuito del Santerno ospita dal 2009 il mondiale superbike, ma dal 2006 ha perso la F1 a causa del pesante indebitamento della Sagis, la società di gestione. Ora che si avvicina la scadenza del contratto fra la Dorna e il circuito di Misano Adriatico, intitolato a Marco Simoncelli, prevista a fine 2016 torna a farsi avanti una richiesta che punta a dare ossigeno all'economia imolese.
Già a suo tempo alla provincia di Rimini fecero sapere che l'investimento sulla MotoGP era a lunga scadenza e non avevano intenzione di rinunciare al GP. Ferme restando le scelte regionali, ora si attendono le contromosse dalla riviera romagnola.