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La BMW R 1300 GS è stata presentata il 28 settembre a 100 anni esatti dal debutto della prima moto BMW dotata di motore Boxer, la R 32. Si tratta di una moto attesissima, diretta erede di quella che attualmente è la best seller su molti mercati (sul nostro si contende il titolo con la Benelli TRK/X).
In questa rassegna - in aggiornamento mano a mano che proveremo tutte le versioni della R 1300 GS, vi proponiamo la sua storia, che parte dalla R80 G/S oltre 40 anni fa: GS è un acronimo diventato familiare ed è ormai noto anche all'esterno del mondo motociclistico: quasi un fenomeno di costume, certamente un modello che è già un'icona se pensiamo che la sua prima versione del 1980 ha quotazioni sul mercato dell'usato del tutto rispettabili. Sul nostro mercato, poche altre moto - escludiamo le riedizioni - hanno una storia produttiva ininterrotta così longeva: Gold Wing, Vespa (beh... lì abbiamo però l'incertezza del periodo "Cosa"), Sportster e chissà quali altri modelli che magari adesso sfuggono a chi scrive, a ribadire che la GS sta nell'olimpo delle poche moto fedeli a se stesse, frutto di un'unico racconto, partorite da una geniale intuizione e per questo ancora più affascinanti.
In questa rassegna vi offriamo una panoramica delle nostre prove e degli annunci di nuovo e usato che trovate su Moto.it riguardanti la R-GS, con esclusione quindi della serie F dotata dei bicilindrici in linea o dei monocilindrici, e lasciando inoltre da parte la piccola G 310 GS, che rappresenta il gradino d'accesso al mondo delle maxienduro. Per loro, almeno in parte, vi rimandiamo ad altre rassegne (come per esempio quella dedicata alle piccole adventure oppure quella con focus sulle moto adventure medie con ruota anteriore da 21 pollici)
BMW R80 G/S
È la prima, inossidabile e mitica, Gelande/Strasse. È il primo settembre del1980 e BMW ad Avignone presenta la sua innovativa entrofuoristrada con motore boxer di 800 cc che si imporrà anche quattro volte alla Parigi-Dakar (per dare un'idea: nel 1981 le quattro R 80 G/S schierate da BMW alla Dakar si piazzano prima con Hubert Auriol, poi quarta, settima e quindicesima). 30 kg in meno rispetto alla R80/7 stradale, forcellone monobraccio, un'estetica mai vista prima: furono questi gli elementi che hanno portato al successo la R80 G/S e del suo motore da 50 cavalli a 6.500 giri per una velocità massima di 168 km/h. Oggi le quotazioni sono da moto vintage e per un esemplare in buone condizioni non pensate di spendere meno di 10.000 euro. Se va bene.
Successivamente alle vittorie di Auriol e Rahier al rally africano, fu prodotta anche la versione “Paris-Dakar” che si distingueva dalla versione standard della G/S per il serbatoio da 32 litri e per la sella singola dotata di portapacchi: una vera globetrotter che però non è facile da trovare e che bisogna anche distinguere dalle standard modificata in "Dakar" dopo l'acquisto. Quelle originali le riconoscete dalla firma sul serbatoio del mitico Gaston Rahier, ma anche qui è il caso di avanzare con i piedi di piombo per non rischiare di fare un incauto acquisto.
BMW R 80/100 GS
Nel 1987 c'è la prima evoluzione della già fortunatissima R80 G/S: si seguono i desideri della clientela e la via di una maggiore raffinatezza. Arriva la versione con motore da 60 cv e 1000 cc (dotata anche di parabrezza e, staffe di protezione di serie e radiatore dell’olio), ma anche la sospensioen posteriore Paralever e il serbatotrio da 26 liti oltre a tanti miglioramenti alle sospensioni e alle ruote dove debuttano i pneumatici tubeless sulle nuove ruote a raggi. I due modelli prendono il nome di R80 GS e R 100GS, perdendo la sbarra tra la G e la S. Quotazioni notevoli, con particolare riguardo per la R 80 Basic che era in pratica una riedizione della prima R 80 G/S con motore a due valvole che furono in produzione dal 1996 al 1997 ma che riportiamo qui per analogia con i modelli a due valvole.
Quasi coeva alle due sorelle R 100 GS e R 80 GS fu la R 100 GS Paris Dakar, nata con l'intento di offrire un modello ancora più adatto ai viaggi estremi dotata di serbatoio da 35 litri, paramotore e sella singola con portapacchi da montare al posto della sella del passeggero, oltre alla carenatura.
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BMW R 1100 GS
Il motore boxer raffredato ad aria stava arrivando al limite del suo sviluppo, accerchiato anche da normative antinquinamento che resero per esempio indispensabili l'immissione di aria secondaria allo scarico. Arriva quindi nel 1993 la prima versione a quattro valvole per cilindro, la R 1100 GS che eredita il motore della RS svelata l'anno precedente che vanta il raffreddamento misto aria/olio, l'iniezione elettronica con catalizzatore allo scarico, ABS optional e una potenza di 80 cavalli a 6.750 giri tenuti a bada da una ciclistica che fa sfoggio del Telelever anteriore. Qui le quotazioni tornano a livelli più umani e ancora di più per la sorella di 850 cc R 850 GS, frutto di un downgrade che successivamente verrà soppiantato dalle diverse "F" dotate dei monocicilindrici e bicilindrici in linea, prodotta dal 1999 al 2002.
BMW R 1150 GS
Consolidando una tendenza ancora in atto che vede crescere ad ogni step evolutivo la cilindrata della GS, nel 1999 arriva al R 1150 GS che inaugura anche la asimmetricità del gruppo ottico che emergerà in altre moto della Casa di Monaco. Debutta quindi il faro a doppio proiettore asimmetrico, ma sopratutto è il nuovo bicilindrico a cambiare: cresce nella cilindrata (da 1085 a 1130 cc) e la potenza passa a 85 cavalli a 6.750 giri, con una coppia massima di 98 Nm a 5.250 giri/min. La velocità massima dichiarata tocca i 195 km/h, grazie anche al nuovo cambio dove debutta la sesta marcia. Tanti gli esemlari disponibili sui nostri annunci, con quotazioni anche molto diverse l'una dall'altra, evidentemente frutto di condizioni soggettive dell'esemplare in vendita. In ogni caso, molto difficile spendere meno di 6.000 euro per una esemplare in buone condizioni.
Nel 2002 debutta però l'ammiraglia della gamma GS, la R1150GS Adventure, pensata i viaggi avventura con serbatoio maggiorato a 30 litri e sospensioni a escursione allungata, che portano la sella a ben 90 cm da terra. Nuove le pinze freno e il propulsore guadagna - dal 2003 - la doppia candela. Questa versione rimane in listino anche dopo l'avvento della 1200, fino al 2006. Da notare inoltre che nel bienno 2005/2006 viene prodotta la R1150GS Adventure LE (Limited edition), in occasione del 25esimo anniversario della serie GS: troviamo qui le manopole riscaldabili, cambio con prima marcia corta, sistema BMW Motorrad ABS in versione parzialmente integrale, indicatori di direzione bianchi, serbatoio da 30 litri e bull bar a protezione del motore.
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BMW R 1200 GS
Arriva nel 2004, la nuova 1200 GS offre 15 cavalli in più (100cv contro 85) e ben 30 kg (200 kg a secco) in meno rispetto alla precedente 1150. Una moto totalmente nuova che resta una pietra miliare e che riscuote un successo straordinario grazie anche al suo carattere maggiormente votato all'asfalto. nel 2007 infrange la barriera dei 100.000 esemplari venduti e due anni dopo fa raggiungere alla famiglia GS il traguardo delle 500.000 unità prodotte. Verra affiancata appena due anni dopo dalla versione Adventure, sempre con serbatoio maggiorato (ben 33 litri contro i 20 della standard), cerchi a raggi e sospensioni a lunga escursione – la sella si innalza dagli 850 agli 895 millimetri da terra, con il peso che passa da 203 a 223 kg a secco.
Quattro anni dopo, siamo nel 2008, c'è un'evoluzione: si parte da qualche ritocco estetico ma si nota anche un aumento della potenza fino a 105 cavalli e debuttano le sospensioni elettroniche ESA-II. È nel 2010 che invece si presenta l'ultima evoluzione della serie mossa dal 1200 cc boxer ad aria: arrivano la testa bialbero e i 110 cv, ma è nel 2012 che avviene una vera e propria rivoluzione quando BMW presenta la BMW R1200GS raffreddata a liquido (raffreddamento di precisione misto aria/liquido) da 125 cavalli e 125 Nm di coppia. Arrivano anche, mutuate dalle quattro cilindri più evolute di BMW, l'acceleratore ride-by-wire con riding mode, controllo di stabilità ASC e le sospensioni semiattive Dynamic ESA. Un anno dopo fa capolino anche la versione Adventure.
BMW R 1250 GS
Il 2018 è l'anno del debutto del motore 1250 Shiftcam con fasatura variabile delle valvole di aspirazione: poco o nulla cambia a livello ciclistico ma la potenza cresce fino a 136 cavalli e la coppia massima tocca i 143 Newton/metro. Quasi superfluo ricordare che è un autentico best seller, frutto di una lunga evoluzione del modello nato nel 1980 e per questo decisamente raffinato sia sulla parte motoristica che nella dinamica di guida. Pregevoli su questo modello le versioni 40 Years GS del 2021 e la Ultimate Edition del 2023.
Le quotazioni restano alte: difficile portarsi a casa una R 1250 GS usata per meno di 18.000 euro (e le quotazioni sopo ancora più elevate per la Adventure), sintomo di una tenuta del valore dell'usato particolarmente robusta, ma anche del fatto che molte delle GS sono dotate di pacchetti optional che ne innalzano il valore di rivendita.
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Il 28 settembre 2023 è una data da ricordare per la storia della maxienduro bavarese: viene infatti presentata la R 1300 GS, una vera e propria rivoluzione del mito GS, che ne esce rinnovato sotto ogni aspetto: telaio, motore e design dove - per la prima volta dalla 1150 in poi - si riununcia al faro asimmetrico per una soluzione a "X" che ha stimolato commenti e apprezzamenti da parte degli appassionati. Resta tuttavia immutata la sua base concettuale, il suo DNA, con motore bicilindrico boxer, la trasmissione finale a cardano e il collaudato schema delle sospensioni Telelever e Paralever che tuttavia vengono significativamente evolute. La potenza balza al valore di 145 cavalli, la coppia massima dichiarata arriva adesso a 149 Nm, mentre il cambio adesso è alloggiato sotto il piano dei cilindri e non più posteriormente, alla ricerca di maggiore compattezza longitudinale. Cambia anche il telaio con un guscio centrale in acciaio e una struttura reggisella in pressofusione di alluminio e le sospensioni EVO Telelever ed EVO Paralever ricevono adesso un nuovo sistema elettronico di regolazione dinamica delle sospensioni (DSA) che varia anche la rigidità della molla e in generale ogni dettaglio è stato affinato per limitare la massa della nuova GS 1300 che scende infatti di 12 Kg rispetto alla versione precedente. Sono tre, infine, le varianti presentate oltre alla standard: Triple Black, GS Trophy e Option 719 Tramuntana e il prezzo parte da 20.850 euro chiavi in mano.
Articolo pubblicato il 3 luglio 2023 e aggiornato il 29 settembre 2023