In Australia chi sgarra, perde la moto

In Australia l’eccesso di velocità costa la confisca del mezzo. L'Asaps ci racconta le caratteristiche di un codice stradale duro, con poche regole ma sanzioni certe. Quello che in Italia manca
18 agosto 2010

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In estate abbiamo tutti un po' più tempo da dedicare alla lettura delle "curiosità dal mondo". Però, piuttosto che annoiarvi con il classico gossip da ombrellone, sfruttiamo la preziosa collaborazione con gli amici dell'Asaps per raccontarvi cosa accade oltreoceano.
Parliamo di sicurezza stradale, un tema di grande attualità nel nostro Paese, che proprio nell'estate 2010 ha approvato una serie di norme che hanno inasprito le sanzioni a carico di chi commette un illecito al volante della macchina o in sella alla motocicletta.
L'Asaps ci descrive un panorama, quello australiano, assai diverso da nostro: là vigono poche norme, ma guai a chi le sgarra!

Austrialia, dove l'eccesso costa la confisca (Fonte: ASAPS)


In Italia il codice della strada, il noto decreto legislativo n. 285 del 30 aprile 1992 (e successive modificazioni) è stato modificato una cinquantina di volte. Si inaspriscono le pene, si promette guerra alla violenza stradale, si affilano armi che restano sempre troppo spuntate.
Ce lo dimostra l’osservazione di ciò che accade all’estero. Prendete l’Australia, per esempio, dove la caccia alla trasgressione è pari solo all’effettività delle pene e delle leggi dei sei stati che compongono il Commonwealth australiano, dove la legge stradale, non cambia nella sostanza da un congruo numero di anni : il Road Transport Reform (Vehicles and Traffic) Act 1993 ha infatti subito una modifica nel 1998, una nel 2001 e l’ultima nel 2004, con la legge anti Hoon (parola slang che indica la pratica della guida pericolosa).
Aggiustamenti, che hanno integrato l’ossatura di una legge pensata per funzionare, con poche regole il cui rispetto garantisce ampi margini di sicurezza. Qui, la guerra alla guida pericolosa è sancita per legge e non si fanno prigionieri : alla prima infrazione l’auto viene sottoposta ad una sorta di fermo amministrativo che ha una durata di sette giorni ; la seconda volta il veicolo viene sequestrato per tre mesi ; alla terza contestazione, il proprietario perde automaticamente il titolo al possesso e l’auto viene confiscata per essere venduta o distrutta. In caso di vendita i profitti vengono interamente devoluti alle associazioni di vittime della strada.
Nei giorni scorsi un giovane 22enne di Hamilton, isola della barriera corallina, ha assistito alla distruzione della sua Commodore, un modello identico alla Vectra prodotto dalla australiana Holden, dopo essere stato beccato dalla polizia in flagrante superamento del limite di velocità . Beccato per la terza volta, ovviamente : la prima e la seconda lo avevano bloccato mentre si divertiva a fare dei burn-out sulla pubblica via.
Proprio al pilota di formula uno Lewis Hamilton una bravata australiana del genere era costata il sequestro dell’auto e una denuncia a piede libero, senza contare che la FIA, dopo la bravata del pilota McLaren, ha ritenuto di dover imporre un codice etico ai propri piloti (leggi qui). Conformemente alla legge in vigore, alcuni agenti hanno notificato al 22enne la decisione delle autorità di procedere alla confisca definitiva del veicolo il quale, dopo essere stato periziato, è stato avviato alla distruzione. Infatti le modifiche apportate dal suo ex proprietario non avrebbero consentito di fornire al nuovo acquirente le necessarie garanzie di sicurezza e siccome niente deve essere sprecato, il destino della costosa macchina è stato quello di fare da cavia in occasione di un’esercitazione dei pompieri, i quali hanno messo a dura prova tutte le attrezzature destinate alla disincarcerazione delle vittime di incidenti stradali. Il giovane di Hamilton non è un caso isolato : dopo la sua auto ce ne sono già altre 42 ad attendere il proprio turno.
In quattro anni di legge anti hooner, le auto sequestrate sono state in tutto 11.300 : un successo per chi volle questa norma, che però non è riuscita a debellare del tutto questo fenomeno. Il 18 gennaio di quest’anno, a Mill Park, quartiere di Melbourne, una Ford XR6 condotta da un 19enne, si è schiantata contro un albero di Plenty Road a circa 140 orari, provocando la morte di 5 ragazzi. Il conducente aveva un tasso alcolemico di 0,19 g/l ; in Australia i neopatentati non possono assumere alcolici.
La legge definisce perfettamente il concetto di guida pericolosa : corsa su strade aperte (al pubblico) oltre il limite di velocità, burn-out (testacoda con le ruote in pattinamento), drift (controsterzi e sovrasterzi con gomme in pattinamento), grandi eccessi di velocità (oltre il 50% del limite) e sorpassi vietati. (ASAPS)
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