In Giappone sempre meno moto: -90% in otto anni

In Giappone sempre meno moto: -90% in otto anni
Se il 2018 è stato l’anno peggiore per le vendite delle "due ruote" a motore, il 2019 quasi certamente batterà quel record negativo. In otto anni le vendite sono crollate di quasi il 90%: colpa delle limitazioni all'uso del ciclomotore
10 dicembre 2019

Prosegue anche nel 2019 il trend negativo che sta attraversando il mercato della moto e dello scooter in Giappone.

Una caduta che ha visto le vendite ridursi drasticamente nel volgere di otto anni, passando dalle 3.285.000 unità del 2012 alle 369.000 del 2018. Un dato che è il peggiore degli ultimi 50 anni.

Il 2019 ha poi peggiorato ulteriormente i risultati a partire dal mese ottobre (-23%) e poi di novembre (-23,6%), dopo che è stata introdotta la nuova tassazione sui consumi del 10% in luogo di quella precedente dell’8%. Il totale venduto, ciclomotori più motocicli, da gennaio a novembre è sceso a 316.000 unità: -7,8%.

Marca leader nel mercato domestico rimane Honda, con poco meno di 164.000 unità e una flessione vicina all’1%. Molto distaccate sono Yamaha (75.000 unità e -4%), Suzuki con 57.700 vendite (-0,8%) e Kawasaki con 19.700 unità e un -1,7%.
Il mercato giapponese è per il 90% in mano alla quattro marche di casa; il primo marchio straniero in classifica è Harley-Davidson (-2,9% sul 2018), mentre Husqvarna ha raddoppiato le sue vendite nell’ultimo anno. La categoria più venduta è quella che va dai 250 ai 400 cc.

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Il fatto che il mercato giapponese si sia ridotto a quasi un decimo nel giro di pochi anni si deve a vari motivi, ma quello prevalente è la scomparsa dei ciclomotori.
Nei momenti di picco le vendite della categoria dei ciclomotori raggiungevano i 2,8 milioni di unità: sono stati 143.000 nel 2018. Più del calo demografico che sta colpendo anche il Giappone hanno pesato le pesanti limitazioni all’uso di questi veicoli (velocità ridotta a 30 orari, abbandono del motore a due tempi, difficoltà di parcheggio, campagne di scoraggiamento dell'uso).

Nel contempo sta crescenso la diffusione delle biciclette a pedalata assistita - le marche giapponesi sono state le vere apripista del settore decenni fa -, anche in sharing.

Fonte MotorcyclesData

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