In Giappone stop alle auto a benzina dal 2035. E le moto?

In Giappone stop alle auto a benzina dal 2035. E le moto?
Il governo giapponese vuole vietare la vendita di automobili alimentate a benzina entro il 2035. Un processo verso la neutralità delle emissioni di CO2. Altri 13 paesi sono allineati al programma 2050. Ma che succederà alle moto?
3 dicembre 2020

L'obiettivo è stato annunciato a fine ottobre dal premier giapponese Yoshihide Suga: raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.
Per arrivarci occorre occuparsi anche dei mezzi di trasporto privati e in questa direzione va la decisione del governo giapponese - che dovrebbe essere ufficializzata entro dicembre dopo la relazione di un comitato di esperti - che punta a vietare la vendita delle automobili alimentate unicamente a benzina entro il 2035.

Secondo quanto dichiarato da funzionari governativi all'agenzia di stampa nipponica Kyodo, si vuole promuovere la progressiva conversione del parco circolante automobilistico alle motorizzazioni alternative, ibride, elettriche e fuel cell. Già nel 2019 la vendita di nuove auto a basse o zero emissioni in Giappone è stata il 40% circa del totale.

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In questa prima road map green giapponese verso il 2035 non si fa cenno a moto e scooter. Peraltro le quattro case motociclistiche nipponiche stanno sviluppando da tempo mezzi a basse emissioni. Kawasaki ha illustrato il suo programma di moto ibride dopo aver presentato a Eicma 2019 il progetto elettrico, Suzuki ha brevettato una moto ibrida modulare e sta sperimentando a Tokyo scooter fuel cell alimentati a idrogeno, Honda e Yamaha hanno stretto una alleanza per i veicoli di piccola cilindrata e tutte e quattro le aziende giapponesi stanno creando un consorzio delle batterie di scambio che renderebbe più pratici ed economici i veicoli elettrici.

Regno Unito e California

Poche settimane fa nel Regno Unito il premier Boris Johnson ha comunicato l'intenzione di anticipare al 2030 lo stop alla vendita di auto a motore termico, fissato precedentemente al 2035 e quindi già in anticipo sulla data del 2040 stabilita dopo la conferenza Cop21 di Parigi. Accordo al quale hanno aderito 55 paesi alla sua entrate in vigore nel 2016.
In UK ci sarebbe però una proroga della scadenza al 2035 per i modelli ibridi di futura generazione

Anche nel Regno Unito, al momento, non si parla di estendere il divieto di vendita alle moto, considerato che le due ruote sono in una fase di elettrificazione meno sviluppata, che hanno un ruolo chiave nel commuting e che rappresentano soltanto un ventiquattresimo del traffico automobilistico.

La data del 2035 è stata fissata anche dal governatore della California, che ha chiesto di imporre la vendita nello Stato di sole auto a emissioni zero entro quell'anno. In questo caso nel provvedimento rientrerebbero anche le moto da fuoristrada, gli ATV e i by-side - compresi genericamente tra i mezzi da fuoristrada - ma non le moto stradali e le dual.

La ZEV Alliance

Il 2050 è uno spartiacque verso i veicoli a zero emissioni a cui hanno aderito, dopo la ricordata Cop21, tredici nazioni siglando la ZEV Alliance. Sono Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Quebec, Regno Unito e otto stati americani (California, Connecticut, Maryland, Massachusetts, New York, Oregon, Rhode Island e Vermont).
Nelle intenzioni preliminari del 2016 si parla di trovare le strategie per favorire il ricambio delle auto alimentate a benzina e gasolio con quelle elettriche.

Delle moto, prima o poi, si finirà naturalmente per parlarne. Se già in Cina sono applicati divieti di circolazione in alcune città, in India il premier Modi ha chiesto ai costruttori di compiere uno sforzo importante per passare entro cinque anni (2025) dal motore termico all'elettrico nei veicoli inferiori ai 150 cc, che rappresentano il 90% del mercato. Una scadenza che pare alquanto difficile da rispettare visti gli enormi volumi in gioco: si parla di 15-17 milioni di veicoli l'anno a fronte di un mercato che nel 2019 è stato di appena 32.500 scooter elettrici venduti.

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