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Cari Motociclisti, sollecitato anche da alcuni lettori nei commenti di precedenti articoli ci occuperemo oggi di stretching, ovvero delle modalità e degli effetti degli esercizi di allungamento muscolare.
La postura sulla moto, essendo una postura fissa a volte mantenuta per lungo tempo, determina l’accorciamento di alcuni gruppi muscolari, mentre altri sono sollecitati in allungamento o sottoposti a sforzo.
Tipicamente i muscoli flessori dell’anca risultano accorciati per la posizione di flessione dell’anca sul tronco che si assume stando seduti a lungo. Altri muscoli accorciati possono essere quelli posteriori della coscia e del ginocchio per via della flessione del ginocchio. A livello di arti superiori possono risultare accorciati i pettorali per la postura in cifosi dorsale e i muscoli dell’avambraccio per la posizione sul manubrio. I muscoli che sostengono la colonna vertebrale dal tratto lombare a quello cervicale sono normalmente induriti per la tensione, così come i muscoli degli arti superiori soprattutto a livello del gomito e delle spalle.
Tutti questi muscoli agiscono sulla postura e possono concorrere nel determinare sovraccarichi in particolare della schiena e del collo. Molti di essi agiscono infatti come “tiranti” obbligando altri distretti muscolari ad un superlavoro per compensare lo squilibrio di forze.
Ecco quindi che alcuni semplici esercizi di allungamento muscolare ci potranno aiutare a ripristinare una normale flessibilità muscolare e con essa ridurre il carico di lavoro articolare. Non consideriamo tuttavia gli esercizi di allungamento muscolare come la panacea, poiché anche se migliorano l’escursione articolare e fanno sentire meglio non necessariamente aiutano a prevenire gli infortuni o a risolvere delle patologie. Per stare in forma e resistere al meglio alle sollecitazioni della moto è altrettanto importante avere un buon tono muscolare, che si ottiene allenandosi con esercizi di rinforzo dei muscoli degli arti inferiori, superiori e del tronco-addome.
Lorenzo Boldrini