In viaggio con Camilla: Il Lago di Como

Partendo da Milano, un sabato alla riscoperta dei Piani del Tivano e di Bellagio
14 aprile 2016

Doveva essere l’ennesimo giro veloce al Ghisallo e ritorno, e invece è stato un sabato alla riscoperta dei Piani del Tivano, uno dei luoghi simbolo della mia infanzia, e di Bellagio. La partenza è come al solito Milano, la direttiva è la SS36 che passa per Monza, Seregno e Giussano, mentre la meta cambia una volta arrivati ad Asso, dove decidiamo di non proseguire sulla SP41 in direzione Madonna del Ghisallo ma di virare verso Sormano. Il clima è finalmente primaverile, anche se il cielo è velato da nubi passeggere. Se non ci fosse foschia, la vista da Baita Ristoro la Colma sarebbe eccezionale. Le Grigne, il Resegone e poi giù a sud gli Appennini emiliani: lo sguardo può spaziare a 360° e avere la certezza che anche a 60 chilometri da Milano è possibile godere di una natura ricca di colori e profumi. L’asfalto è bello, si lascia vivere con entusiasmo, le nuove gomme Metzeler Roadtec 01 regalano la sensazione di star guidando quasi un’altra moto tanto danziamo con velocità sulle curve che si susseguono a breve distanza. La Baita Ristoro è il posto perfetto dove fermarsi a mangiare anche solo un panino sulle panche in legno all’aperto. I salumi e i formaggi sono buoni e il panorama che ci circonda serve da dessert per gli occhi. La discesa verso Piani del Tivano e poi verso Nesso è il massimo del divertimento: non ci sono auto né moto, la Bmw S 1000 XR su cui viaggiamo corre scattante tra un breve rettilineo e un tornante, un gatto ci compare davanti all’improvviso, mentre un altro dal giardino di casa ci guarda curioso.


La SS583 che collega Como a Bellagio è definita una delle strade più belle al mondo in tante guide motociclistiche straniere. Per chi l’ha fatta anche solo una volta, o per chi, come noi, l’ha già percorsa in un senso e nell’altro, questo giudizio non stupisce. Anche se piuttosto pericolosa, perché le rocce sporgono quasi a picco sul lago e le curve sono spesso cieche, è una delle carreggiate più divertenti dal punto di vista stradale e paesaggistico. Riuscire a percorrere il lungolago senza tante auto non è impresa da tutti i giorni ma, quando capita, la possibilità di accelerare e frenare all’ultimo prima della curva successiva è il sogno che diventa realtà per tutti gli amanti delle due ruote.


Bellagio è, come sempre, la piccola perla che accoglie il motociclista con la sua ricchezza ed eleganza. In questo sabato di inizio aprile, la cittadina comasca non è baciata dal sole, ma è comunque piena di turisti stranieri e di biker che si rilassano sulle panchine e discutono di motori. Famosa per la sua posizione sulla ramificazione del lago di Como-Lecco, Bellagio è una località di villeggiatura conosciuta in tutta Europa fin dai tempi di Plinio il Giovane, che si narra avesse una residenza estiva proprio sul colle sopra la cittadina. Villa Serbelloni e villa Melzi d’Eril sono le dimore nobiliari più note di Bellagio: la prima è di proprietà della Fondazione Rockefeller e sede di convegni internazionali, la seconda, a parte un piccolo museo e la cappella neoclassica, è ancora abitata da privati cittadini.


Per non tornare subito a Milano, decidiamo di goderci anche il lungo lago della sponda che porta verso Lecco. Anche da questo versante la SS583, che ha il difetto di non essere quasi mai illuminata completamente dal sole, può essere pericolosa perché la strada è stretta e le rocce in curva sono molto sporgenti. Eppure per me forse questo lato è ancora più bello di quello comasco. Sarà che ci sono meno auto, sarà che la vista verso la Valsassina è incantevole, ma assaporare velocemente questi 22 chilometri che portano a Lecco è un piacere di guida e di viaggio comune al motociclista e a chi lo accompagna. Percorsa in entrambi i sensi merita una mezza giornata tanto quanto la rivale della sponda verso Como. Il giro completo Erba-Como-Lecco, quasi fosse un anello di una pista motociclistica, rimane la scelta migliore per un sabato pomeriggio di primavera o d’autunno.


Il lungo lago di Lecco è come sempre affollato di persone, passeggini e moto: quasi non si trova uno spazio per parcheggiare. Ci concediamo solo un gelato, prima di riprendere il percorso e sfiorare altri due laghi presi d’assalto in questo primo weekend d’aprile: Annone e Pusiano. Questa zona di confine tra il Lario e la Brianza è uno dei giri più rilassanti e meno impegnativi per chi vive a Milano e vuole concedersi una breve pausa dallo stress settimanale. Sia che si passi per il Ghisallo sia che si viri più verso Como o verso Lecco, le possibilità di divertirsi sono tante, soprattutto se si viaggia in due o in gruppo. Le tante coppie sui Bmw Gs e gli amici sulle Ducati e le Honda, pronti a sfidarsi a ogni nuova curva, ne sono la dimostrazione più evidente.

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