Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
E' stata inaugurata ufficialmente EICMA 2012. Le aziende italiane rafforzano l'export, sancito anche dall'accordo di cooperazione con gli USA. La fiera di Milano saluta i campioni del mondo italiani Biaggi, Fontanesi e Cairoli.
Corrado Capelli, presidente di ANCMA, ha inaugurato la settantesima edizione del Salone della moto di Milano. Si è in particolare rivolto alle autorità politiche : "Chiediamo al Governo interventi seri e lo stop ai balzelli che gravano sulla nostra economia. La sfida globale non deve far paura, ma motivare le imprese. Servono interventi concreti di sostegno".
Riccardo Monti, a capo della nuova agenzia per l'internazionalizzazione, è intervenuto alla inaugurazione di EICMA presentando le attività dell'agenzia: "La moto è una grande opportunità che abbatte i costi di trasporto e aiuta la mobilità. Soprattutto è un prodotto che ha un'anima e una storia. Una storia anche di capitalismo intelligente che rappresenta il meglio dell'industria italiana. Come il cibo, come le auto, anche le moto italiane possono vincire nella sfida della globalità. Ducati dimostra che l'Italia può attrarre ancora investitori. Abbiamo un programma ampio, l'agenzia farà conoscere le imprese italiane in Dubai, Brasile e altri Paesi in crescita. Valuteremo anche il problema gravoso del costo delle assicurazioni moto".
L'inaugurazione si è conclusa col saluto dei tre campioni del mondo italiani 2012: Chiara Fontanesi (Mondiale Motocross femminile), Antonio Cairoli (Mondiale Motocross MX1) e Max Biaggi (Campione del mondo SBK). Riportiamo il saluto di Tony Cairoli e Max Biaggi.
Tony Cairoli: "Vi ringrazio per l'invito a EICMA, un evento importante che mi permette di salutare tutti i miei tifosi in Italia". Antonio, qual è il tuo rapporto con la moto? "Io con la moto ci parlo, e mi ci incazzo pure. Mi sveglio al mattino e la prima cosa a cui penso è lei!".
Max Biaggi: "Entro nella fase due della mia vita, penso di aver fatto per venti anni qualcosa che mi è riuscito bene. Potrei mettere a disposizione di qualcun altro la mia esperienza in futuro. Anche io, come Antonio, parlo alla mia moto; l'ho salutata a Magny Cours in un angolo, quando era finito tutto e le ho detto grazie, buona compagna".