“Corradino d'Ascanio: Uomo, Genio, Mago, Mito”: sino a fine gennaio 2012 al Museo Piaggio di Pontedera una mostra imperdibile per gli appassionati della Vespa e del progettista italiano
E' dedicata alla figura di Corradino d'Ascanio, il geniale progettista aeronautico che inventò la Vespa, la grande mostra ideata e curata dalla Fondazione Piaggio, con l'architetto Enrico Agonigi, e aperta al pubblico nelle sale del Museo Piaggio a Pontedera da oggi sino al 31 gennaio.
“Corradino d'Ascanio: Uomo, Genio, Mago, Mito” - un'iniziativa nata con il patrocinio della Sovraintendenza per i beni archivistici dell'Abruzzo, della Regione Toscana, della Provincia di Pisa, del Comune di Pontedera, della Provincia di Pescara e del Comune di Popoli - presenta ai visitatori un percorso articolato in quattro parti (l'Uomo, il Genio, il Mago, il Mito) che racconta ai visitatori la geniale unicità di uno dei grandi protagonisti della storia industriale d'Italia.
Grazie a numerosissimi progetti, disegni originali, documenti e pubblicazioni dell'epoca, e ai modelli più antichi e rappresentativi di Vespa facenti parte della collezione del Museo Piaggio, la mostra celebra sia Corradino D'Ascanio sia la nascita di una vera e propria icona dello stile e dell'industria italiana, conosciuta in tutto il mondo. Dalla nascita del primo modello, la “98cc” brevettata da D'Ascanio il 23 aprile del 1946, a oggi sono oltre 17 milioni le Vespa prodotte vendute in tutto il mondo. E il successo del primo e più famoso scooter non si ferma: le vendite di Vespa nel 2011 si avviano a raggiungere lo straordinario traguardo dei 150.000 esemplari venduti in un solo anno. Nel 2003 se ne vendevano cinquantamila, dal 2006 sono stabilmente sopra le 100.000 unità e in costante crescita.
L'uomo
Nella sezione del percorso espositivo dedicata all'Uomo – presentata nel catalogo della mostra da Maria d'Ascanio – è fisicamente ricreato l'ambiente di lavoro di Corradino d'Ascanio, grazie al recupero e all'utilizzo di arredi originali. Qui è possibile ammirare una vasta raccolta di foto private e documenti sulla vita dell'ingegnere che vanno dall'infanzia a Popoli in Abruzzo, agli anni passati negli Stati Uniti, fino all'arrivo in Piaggio.
Il genio
Nella sezione intitolata al Genio - introdotta nel catalogo da uno scritto di Giorgetto Giugiaro - è protagonista un'ampia collezione di veicoli, brevetti e disegni tecnici che, ripercorrendo il percorso formativo di Corradino d'Ascanio (Popoli, 1º febbraio 1891 - Pisa, 6 agosto 1981), indaga sulle origini della genialità creativa che porterà l'ingegnere abruzzese a brevettare il primo prototipo di elicottero moderno e, tra il 1945 e il 1946, la Vespa, dando vita alla straordinaria storia di successo di uno dei più grandi simboli dell'industria e della creatività italiane.
Il mago
Quella di Corradino d'Ascanio è stata una creatività che non si è limitata all'opera ingegneristica e che viene raccontata nella sezione il Mago, commentata nel catalogo da Costantino Frontalini. All'ingegnere si devono infatti, tra mille altre intuizioni, i più originali e bizzarri allestimenti in saloni e fiere delle due ruote ai quali Vespa era chiamata a partecipare. Si trattava di veri e propri “trucchi” per stupire, come “La Vespa sul ramo di pesco” o “Vespa sul getto d'acqua”, effetti di grande impatto che ora possono essere visualizzati alla mostra grazie alla tecnologia di realtà virtuale realizzata dal laboratorio Percro della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.
Il mito
A chiudere il percorso espositivo dedicato al padre della Vespa il racconto de Il Mito (presentazione sul catalogo di Donatella Puliga): accanto ai modelli storici più significativi realizzati da d'Ascanio, sono fruibili una serie di testimonianze filmate di amici, collaboratori, parenti e colleghi dell'ingegnere di Popoli, a tramandare la unicità e la forza della sua personalità, sempre ben presenti nei ricordi di chi lo conobbe.
All'evento che si annuncia come uno dei più grandi contributi alla conoscenza dell'opera di Corradino d'Ascanio hanno dato un fondamento artistico Daniel Schinasi (che ha realizzato il ritratto simbolo della mostra), Alberto Fremura (ha disegnato quattro bozzetti a matita, ciascuno dei quali dedicato a una delle sezioni della mostra) e lo sceneggiatore pisano Mario Cristiani, che ha redatto la lettura in forma epistolare recitata alla inaugurazione da Luca Zingaretti, accompagnato dal fisarmonicista Fabio Ceccarelli autore dei brani composti per l'occasione.
Un francobollo commemorativo
Alla mostra è inoltre dedicato una speciale giornata di annullo filatelico: martedì 20 dicembre, presso il Museo Piaggio, dalle 14:00 alle 20:00. L'annullo, realizzato da Maria Cecilia Imiotti sulla base di una celebre foto di Corradino d'Ascanio, sarà poi catalogato e conservato presso il Museo Storico delle Poste e Telecomunicazioni di Roma.
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