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L'Ancma, l'associazione di categoria che rappresenta i costruttori italiani di motocicli e accessori, ha accolto positivamente lo stanziamento di 12 milioni di euro, previsto dal Governo per sostenere la domanda di moto e scooter anche nel 2010. Di questi, 10 milioni sono destinati ai mezzi a motore classici, mentre 2 milioni sono riservati ai veicoli elettrici o ibridi.
Non ha però potuto esimersi dal sollevare alcuni dubbi, legati essenzialmente all'entità della cifra messa a bilancio. Infatti, secondo i calcoli dell'associazione, basteranno solo 15 giorni per esaurire il fondo destinato alla sostituzione di una due ruote (sempre a fronte della contestuale rottamazione di una mezzo Euro 0, Euro 1).
Ancma solleva alcuni dubbi legati essenzialmente all'entità della cifra messa a bilancio. Infatti, secondo i calcoli dell'associazione, basteranno solo 15 giorni per esaurire il fondo destinato alla sostituzione di una due ruote
In pratica gli incentivi sosterranno le vendite del mese di aprile, garantendo uno sconto medio di 400 euro all'acquisto di circa 30.000 due ruote targate .
Sono invece esclusi dal bonus i mezzi di 50 centimetri cubici, che potranno godere però di quanto stanziato per loro nell'ottobre del 2009. Sono ancora a disposizione circa 2 milioni di euro.
Un'altra criticità deriva dal sistema di erogazione dei fondi, che dovrà essere chiarito con precisione nei prossimi giorni ai rivenditori e alle Case costruttrici.
Ad oggi sappiamo da fonte autorevole che il sito Internet, annunciato per dare assistenza ai rivenditori nell'accesso ai fondi, non sarà attivo subito.
I concessionari dovranno chiamare un call center, predisposto da Poste Italiane, a cui richiedere la disponibilità del bonus economico e a cui fornire gli estremi del cliente che usufruisce dell'incentivo.
Una questione, da chiarire con urgenza, riguarda il prezzo a cui applicare lo sconto: sarebbe preferibile optare per il prezzo franco concessionario, piuttosto che per quello chiavi in mano.
Il prezzo chiavi in mano infatti, variabile da concessionario a concessionario, rischia di avvantaggiare questi ultimi a discapito del consumatore finale.